di Gaetano de Pinto –
Riallacciate le relazioni diplomatiche fra gli Usa e Cuba, per quanto ancora il Congresso di Washington a maggioranza repubblicana non abbia cancellato le sanzioni, continuano le iniziative di riapertura dei collegamenti fra i due paesi.
Oggi è infatti giunto all’aeroporto Santa Clara il volo JetBlue 387, partito da Fort Lauderdale (Florida): 53 minuti per 53 anni di gelo seguito alla rivoluzione di Fidel Castro, tanto che l’ultimo volo, decollato 55 anni fa, era ad elica.
Sull’aereo giunto a Cuba oggi vi era tra i passeggeri il segretario ai Trasporti statunitense Anthony Foxx; la JetBlue conta di effettuare presto sette voli al giorno, ma vi sono altre sei aziende pronte ad effettuare lo stesso servizio, per cui si calcola che si arriverà a 110 voli al giorno.
La compagnia aerea nordamericana aveva chiesto al governo dell’Avana di scendere con voli anche a Holguin e a Camaguey, ma al momento il permesso è arrivato solo per Santa Clara.
Il 2 maggio era invece giunta all’Avana la nave da crociera Adonia carica di 700 passeggeri provenienti da Miami, che ha circumnavigato l’isola e fatto scalo anche a Santiago de Cuba e Cienfuegos.
Il 21 marzo Obama si è recato a Cuba dove il presidente Raul Castro ha chiesto ancora una volta che in tema di embargo si passi dalle parole ai fatti, come pure la restituzione della base di Guantanamo, “uti dominus” (come fosse di loro proprietà) degli Usa.
Sono molte le aziende statunitensi che sono in gara per le opportunità che rappresenta il mercato cubano, dai trasporti di linea aerei e marittimi, alla Western Union, che ha già fatto sapere di essere pronta alle transazioni di denaro.
