CUBA. Riaperta l’ambasciata Usa dopo 54 anni: Kerry, è bello essere qui’

di Daniele Priori –

cuba-usaDopo 54 anni di chiusura delle relazioni diplomatiche, con una commovente cerimonia è stata alzata la bandiera presso l’ambasciata degli Stati Uniti a L’Avana. Il drappo è stato innalzato alla presenza del segretario di Stato John Kerry dagli stessi tre marines che nel 1961 lo avevano ammainato.
Nel suo intervento Kerry ha affermato che “E’ bellissimo essere qui. Si tratta di un momento storico che segna la ristabilizzazione delle relazioni diplomatiche dopo 54 anni. Grazie per esservi uniti a noi”. “E’ un’occasione memorabile, il giorno per mettere da parte tutte le bandiere – ha aggiunto – . Sappiamo che il cammino sarà ancora lungo, ma porterà benefici a tutti i nostri cittadini”.
Il riavvicinamento fra i due paesi si è avuto certamente per il progetto del presidente Barak Obama di terminare il suo mandato con l’archiviazione di alcune crisi importanti, da quella cubana a quella iraniana, ma anche grazie al fondamentale intervento di mediazione del Vaticano.
Il primo luglio era stata aperta l’ambasciata cubana a Washington alla presenza del ministro degli Esteri dell’isola caraibica Bruno Rodriguez, per cui oggi Kerry ha restituito la cortesia arrivando a L’Avana, il primo segretario di Stato Usa dal 1945.
Alla cerimonia di ieri non sono stati invitati i dissidenti, che comunque sono stati poi ricevuti da Kerry in forma privata. Il segretario di Stato, tuttavia, non ha perso l’occasione per affermare che “il futuro di Cuba deve essere realizzato dai cubani”, ma che gli Usa continueranno a fare pressione sul governo cubano per le riforme, specialmente quelle sui diritti umani, “in modo che tutti siano liberi di praticare la propria fede, di scegliere il proprio leader”. Kerry ha quindi ringraziato papa Francesco e il Vaticano per l’opera di mediazione.
Il nuovo ambasciatore Usa a L’Avana è Jeffrey De Laurentis.