Curdi e Sdf a Minbej: altro duro colpo per l’Isis

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Ypg carroI curdi dell’Ypg e gli alleati delle milizie arabe dell’Sdf sarebbero riusciti ad entrare a Minbej (Bambice), dopo tre settimane di combattimenti. La città riveste un importante ruolo strategico poiché situata sulla strada che da Aleppo porta a Raqqa, ed essa stessa rappresenta una roccaforte dello Stato islamico.
La notizia è stata diffusa dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione vicina alle opposizioni e con sede a Londra ma che in più occasioni ha dato prova di avere il polso della situazione: per il direttore Rami Abel Rahmane “l’avanzata delle forze SDF probabilmente sarà lenta a causa delle trappole piazzate dai jihadisti per cercare di prevenire la perdita della città”.
Manbej Mubasher (Minbej in Diretta), pagina Facebook di un gruppo di abitanti della città, ha comunicato tuttavia che “Smentiamo nella maniera più assoluta la notizia circolata su alcuni media e canali tv sulla presa di Minbej da parte delle forze di Siria Democratica” e ha riferito che “La città è ancora sotto il totale controllo di Daesh” (Isis).
Da parte sua l’Isis ha comunicato sui social che un attacco suicida ha portato alla morte di “30 miscredenti curdi” in un palmeto a nord-ovest di Minbej.
Sostenuti dai raid dell’aviazione della Coalizione a guida Usa, i curdi e l’Sdf hanno circondato la città sui quattro lati, ma secondo Manbej Mubasher si troverebbero a quattro chilometri dal centro abitato.
L’avanzata su Minbej è avvenuta immediatamente dopo l’incontro tra il segretario di Stato Usa John Kerry e il ministro degli Esteri russo Segrei Lavrov, per cui sarebbe in corso un’azione concertata, con i siriani regolari, sostenuti dall’aviazione di Mosca, alle prese per la conquista di Tabqa, una sessantina di chilometri a sud di Raqqa, dove starebbero trovando non poche difficoltà sia per l’arrivo di rinforzi dell’Isis, sia per la popolazione che combatte a fianco dei jihadisti.