Duro colpo all’Isis: ucciso al-Adnani. Aveva creato la rete delle cellule terroristiche in occidente

di Ghazy Eddaly –

al-adnani grandeIl numero due dell’Isis, Abu Muhammad al-Adnani, è stato ucciso nei pressi di Aleppo, nel nord della Siria: la notizia è stata diffusa dall’agenzia dello Stato Islamico, la Amaq, che però non ha reso noto le modalità con cui è stato colpito e da chi.
Maggiori informazioni sono giunte dal Pentagono, da cui si è appreso che “al-Adnani era il nostro obiettivo” e che è stato ucciso ad al-Bab, a circa 50 chilometri a nord-est di Aleppo. Il Site, che monitora le attività dei jihadisti in rete, ha riferito che, in base ai post reperiti, al-Adnani sarebbe stato ucciso ad al-Bab, mentre era in viaggio verso Raqqa.
L’uccisione di al-Adnani rappresenta senza dubbio un duro colpo per l’Isis, dal momento che l’esponente terrorista non era solo il portavoce dell’organizzazione, bensì è stato individuato di recente essere l’organizzatore della rete dei “lupi solitari” e delle cellule terroristiche nel mondo, occidente compreso. In un noto discorso del 22 settembre 2014 aveva incitato i jihadisti in occidente a colpire in ogni modo, “Se puoi uccidere un miscredente americano o europeo, specialmente un malvagio e sozzo francese, o un australiano, o un canadese, oppure ogni altro miscredente che fa la guerra, inclusi i cittadini dei Paesi che sono entrati in una coalizione contro lo Stato Islamico, fai affidamento ad Allah e uccidilo in ogni modo o maniera possano esserci. Schiaccia la sua testa con una pietra, o sgozzalo con un coltello, o investilo con la tua vettura, o precipitalo da un luogo elevato, o soffocalo, o avvelenalo”.
E così è stato per numerosissimi attacchi, dal Nordamerica all’Europa, tanto che in giugno il terrorista Larossi Abballa, che a Magnanville, nell’Ile de France, ha ucciso un poliziotto e la moglie, ha registrato prima un video in cui citava l’esponente dell’Isis. È sospettato di essere stato la mente degli attentati che hanno provocato circa 130 morti a Parigi il 13 novembre del 2015, ma la sua responsabilità riguarderebbe anche numerose altre azioni terroristiche tra cui Nizza e Rouen.
al-Adnani, vero nome Taha Falah, aveva 39 anni ed era nato in Siria, a Idlib; aveva militato in al-Qaeda dal 2003 al 2011, dopo aver prestato giuramento ad al-Zarqawi; combattente in Iraq contro gli Usa, era stato arrestato nel 2005 nel governatorato iracheno di al-Anbar sotto il falso nome di Yaser Khalaf Ḥusayn Nazal al-Rawi, e condotto nel carcere di Camp Bucca, come il leader dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi; liberato nel 2011, ha partecipato alla fondazione dell’Isis e a costituirlo in Siria insieme a Abu Muhammad al-Jawlani (al-Julani), il quale poi ha lasciato l’organizzazione per gli attriti con al-Baghdadi ed è passato con Jabat al-Nusra (diramazione siriana di al-Qaeda, oggi Jabar Fath al-Sham).