Ecuador. Noboa abroga le linee guida per il possesso di quantità inferiori di droga

di Alberto Galvi

Il presidente dell’Ecuador Daniel Noboa ha mantenuto la promessa della campagna elettorale di combattere il traffico di droga abrogando le controverse linee guida che eliminavano le sanzioni per le persone trovate in possesso di quantità inferiori di droghe illegali.
Connessi con il traffico illegale di cocaina, hanno raggiunto livelli senza precedenti omicidi, rapimenti, rapine, estorsioni e altri crimini. L’impennata delle violenze è legata al traffico di droga prodotta nei vicini Colombia e Perù. I cartelli messicani, colombiani e balcanici hanno messo radici in Ecuador e operano con l’aiuto delle bande criminali locali.
Noboa ha inoltre incaricato i ministeri dell’Interno e della Sanità di sviluppare programmi coordinati di informazione, prevenzione e controllo sul consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope e di offrire cure e riabilitazione ai consumatori abituali e problematici occasionali.
Le linee guida erano state adottate nel 2013 durante la presidenza Correa: le quantità differenziavano il consumo di droga dal traffico di droga.
Fin dall’inizio le linee guida erano state fortemente criticate dalla destra ecuadoriana e in generale dalla società conservatrice del paese. Secondo tali parametri, un individuo avrebbe potuto portare con sé per uso personale fino a 10 grammi di marijuana, 2 grammi di pasta di cocaina, 1 grammo di cocaina, 0,10 grammi di eroina e 0,04 grammi di anfetamine.
Non è ancora chiaro come verrà attuata la decisione di Noboa. Il suo mandato durerà solo fino a maggio 2025, che è ciò che resta del mandato di Lasso. Inoltre una sentenza della Corte costituzionale dell’Ecuador ordina ai giudici di distinguere tra consumatori e trafficanti nel determinare le possibili sanzioni.