EGITTO. Moody’s modifica outlook da negativo a stabile

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egitto_flagL’agenzia internazionale Moody’s ha elevato quest’oggi l’outlook dell’Egitto da negativo a stabile, grazie a una sostanziale “stabilizzazione della situazione politica e di sicurezza” e a “segnali di ripresa dell’economia”. Il rating del credito sovrano egiziano resta tuttavia alla classificazione “Caa1”, un gradino sotto quello rilevato da Standard & Poor’s, perche’ secondo Moody’s le finanze statali sono ancora “troppo deboli”. A modificare la percezione dell’outlook sono state, in particolare, “le iniziative del governo e le riforme avviate durante l’ultimo anno, inclusi i piani per il taglio dei sussidi per i carburanti e l’elettricita’”, così come le ingenti donazioni provenienti da attori esterni, in particolare i paesi del Golfo.
“Gli investitori interni stanno mostrando fiducia nella ripresa economico dell’Egitto”, afferma Moody’s nel suo rapporto, citando “l’emissione di certificati d’investimento per 8,5 miliardi di dollari” nel progetto di espansione del Canale di Suez e di sviluppo dell’area circostante. Un progetto che, secondo l’agenzia, e’ in grado di “sostenere la crescita economica e l’occupazione per almeno i prossimi cinque anni” e che viene accompagnato dal forte appoggio finanziario esterno dei paesi del Golfo, che hanno stanziato aiuti all’Egitto per “almeno 17 miliardi di dollari” nel corso del 2014. Anche gli Stati Uniti, osserva Moody’s, ha deciso quest’anno di ripristinare gli aiuti militari e finanziari a favore del Cairo. Inoltre, l’agenzia fa notare come il referendum costituzionale dello scorso gennaio e le ultime elezioni presidenziali, vinte dal generale Abdel Fatah al-Sisi, abbiano fornito “un’agenda per le riforme politiche” e portato a “una maggiore stabilita’ istituzionale”. Da qui, anche, la crescita del Pil a 3,7 punti percentuali fatta registrare nell’ultimo trimestre dell’anno fiscale 2013-2014, in aumento del 2,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La conferma del rating “Caa1”, tuttavia, continua a riflettere le criticità’di un’economia il cui deficit di bilancio resta superiore al 10 per cento del Pil.