Eurovision. Vince l’ucraina Jamala con una canzone sulla Crimea. L’ira dei russi

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Jamala eurovisionScoppia il caso Eurovision, dopo la vittoria, soprattutto per il televoto, della cantante ucraina Jamala, la quale ha portato “1944”, canzone incentrata sulla deportazione dei tatari di Crimea ad opera di Stalin durante la Seconda guerra mondiale: la stampa russa e ucraina filo-russa parla di premio rubato al russo Sergei Lazarev, il quale ha vinto al televoto, ma ha perso il consenso della giuria internazionale (valido per il 50% dell’aggiudicazione).
Chiedendo la revisione dei risultati, la Komsomolskaya Pravda è uscita con il titolo “Come la giuria europea ha rubato la vittoria a Lazarev”, mentre il presidente della Commissione esteri del Senato russo Konstantin Kochachev è stato ancora più caustico e, affermando che “in base al conteggio dei punti, ha vinto la geopolitica”, ha asserito che vi è il rischio che una tale vittoria incoraggi in Ucraina i filo-occidentali: “Per questo motivo – ha scritto su Facebook – l’Ucraina ha perso, e non solo il suo bilancio è in crisi e il Paese ha bisogno della pace come dell’aria. Ma ha vinto la guerra”.
Proteste anche da parte di numerosi parlamentari di Mosca.