Filippine. Duterte in Cina si scaglia ancora contro gli Usa, ‘è il momento di dirci addio’

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Duterte rodrigoIn occasione della sua visita in Cina, il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte si è espresso ancora una volta contro l’alleato storico statunitense affermando che “Solo voi avete beneficiato della presenza nel mio Paese, quindi è il momento di dirci addio, amici miei”, e che “Non voglio più andare in America per essere sottoposto solo a nuovi insulti”.
Non è la prima volta che il presidente filippino esce con energia contro gli Stati Uniti, tanto che era arrivato a dare del “figlio di puttana” a Barak Obama, aggiungendo che “te la farò pagare”. La cosa che gli era costata l’annullamento del programmato bilaterale in occasione dell’Asean, ma già il 29 settembre Duterte aveva comunicato a Washington l’intenzione di interrompere la cooperazione militare, come pure che le esercitazioni congiunte previste per la settimana successiva sarebbero state le ultime.
Sul piatto vi è l’intenzione di Duterte di riallacciare i rapporti con Pechino, dopo che il 7 luglio la Corte permanente Cina isola artificiale grandedi arbitrato dell’Aja ha dato ragione alle Filippine in merito alle rivendicazioni territoriali della Cina nel mar Cinese Meridionale, un’area ricca di risorse naturali e ittiche. Per i giudici infatti non hanno fondamento le rivendicazioni di carattere storico addotte dai cinesi, che nell’area hanno costruito diverse isole artificiali a scopo perlopiù militare.
Duterte si è quindi scagliato contro quella che lui ritiene un’imposizione della politica estera da parte degli Usa, per cui “Quello che ci separa dalla Cina non è frutto delle nostre azioni: inizierò un nuovo corso”. E difatti in Cina sta tentando di appianare la questione della disputa territoriale sul Mar Cinese Meridionale al fine di aprire la strada a nuove relazioni politiche e commerciali.