di Bessem Ben Dhaou –
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto a margine del G20 di Amburgo un incontro a porte chiuse con il collega turco Recep Tayyp Erdogan. Presenti per la parte turca il vice primo ministro Mehmet Simsek, i ministri degli Esteri Nato Jawish Ihsanoglu, dell’Economia Nihad Zabkja, dell’Energia e Risorse naturali Berat Albayrak, il capo dell’Intelligence Hakan Fidan e il portavoce presidenziale turco Ibrahim Qaln; per la parte russa vi erano il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, il consigliere per la Politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, ed i ministri dell’Energia Alexander Novak e dello sviluppo economico Maxim Oyryckin.
Da quanto si è appreso uno dei temi trattati è stato quello della crisi siriana, che i due presidenti hanno giudicato essere notevolmente migliorata anche perché i terroristi hanno subito gravi perdite a seguito dell’intervento turco. Putin ha elogiato gli importanti progressi nei rapporti bilaterali fra i due paesi, dopo la ricomposizione della crisi dovuta all’abbattimento il 24 novembre 2015 del Sukhoi-24, colpito perché sarebbe entrato nello spazio aereo turco e non avrebbe risposto agli avvertimenti degli F-16 di Ankara.
