G7: migranti, terrorismo, crescita globale i temi trattati

Notizie Geopolitiche –

g7 ise shimaIl G7, che si è chiuso oggi a Ise Shima, in Giappone, è venuto incontro alla richiesta del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk di intervenire su mamma dell’immigrazione. Ieri Tusk aveva detto che “Siamo coscienti che c’è una ragione geografica per cui l’Europa sostiene e continuerà a sostenere gran parte della responsabilità. Tuttavia vorremmo che la comunità internazionale desse prova di solidarietà e riconoscesse che si tratta di una crisi mondiale”.
Ed oggi i Sette (Italia, Usa, Germania, Gb, Canada, Giappone e Francia) hanno condiviso l’impostazione affermando che quella dei migranti “è una sfida globale che richiede una risposta globale, nel pieno rispetto dei diritti umani e in conformità con il diritto internazionale”. Hanno tuttavia ravvisato la necessità di intervenire sulle origini delle migrazioni, per cui è necessario “aumentare gli sforzi nella prevenzione dei conflitti”, nella “promozione della pace” e nell’aumento della “assistenza globale”. Ma anche intervenire sulle cause “socio-economiche” dei paesi da dove i migranti partono, quali l’istruzione, l’assistenza sanitaria, le infrastrutture, e la promozione dei diritti umani e delle pari opportunità.
D’altronde i flussi migratori hanno raggiunto i livelli “più alti dalla seconda guerra mondiale”: bisogna “fornire rifugio sicuro a coloro che fuggono dalle persecuzioni”, ma anche “alleviare la pressione di quei Paesi che ospitano il maggior numero di rifugiati”, come l’Italia.
In tema di terrorismo i Sette hanno fatto il punto sull’“’allarmante aumento degli attacchi terroristici”, “una minaccia urgente per la sicurezza globale”, per cui hanno indicato la necessità di una maggiore cooperazione fra le intelligence come pure di implementare lo scambio di informazioni, di “aumentare la sicurezza del trasporto aereo”, di tagliare i canali di finanziamento alle organizzazioni terroristiche tra cui il pagamento dei riscatti e di intensificare le azioni di cyber-security.
Sono state quindi denunciate “le atrocità e le violazioni dei diritti umani” da parte dello Stato Islamico e di al-Qaeda.
Essendo la crescita globale una “priorità urgente”, “Ribadiamo – si legge nel documento conclusivo – il nostro impegno ad utilizzare tutti gli strumenti di politica monetaria, fiscale e strutturale, individualmente e collettivamente, per rafforzare la domanda globale” e “mantenere il debito a livelli sostenibili”, al fine di raggiungere “una crescita forte ed equilibrata”. I settori su cui intervenire con massima urgenza sono ambiente, energia, sviluppo delle risorse umane, istruzione, tecnologia ed economia.
In materia di Siria è stato rivolto l’ennesimo appello a “cessare le ostilità”: “Condanniamo le violazioni del cessate il fuoco soprattutto nella zona di Aleppo da parte del regime siriano e chiediamo di fermare gli attacchi indiscriminati contro i civili”. La Russia, al momento sospesa dai “G” per la questione ucraina, è stata invitata ad intervenire sull’alleato di Damasco.
In Giappone si è parlato anche di Brexit, per cui l’uscita della Gb dall’Ue risulterebbe “un grave rischio per l’economia globale”.