Gaza 2014: La Commissione Onu, ‘israeliani e palestinesi responsabili di crimini di guerra’

di Guido Keller –

gaza davis grandeLa Commissione Onu sulla crisi di Gaza del 2014 ha appurato che sia Israele che i palestinesi di Hamas si sono resi responsabili di crimini di guerra.
In quell’estate sotto i bombardamenti dell’operazione dell’esercito israeliano “scudo protettivo” morirono 2.251 persone di cui 1.462 civili: quasi 500 di loro erano bambini. Sono state anche distrutte 18mila abitazioni.
Il giudice Mary McGowan Davis, capo della commissione d’inchiesta, ha letto il rapporto presentato in sede Onu a Ginevra in cui vengono indicate come “credibili le accuse di crimini di guerra commesse sia da Israele che dai gruppi armati palestinesi“, come pure viene evidenziato che “Il fatto che Israele non rivide la pratica dei raid aerei, neanche dopo che i loro effetti sui civili divennero evidenti solleva la questione se questa fosse parte di una politica più ampia approvata, almeno tacitamente, dai più alti livelli del governo israeliano”.
“La Commissione – continua il rapporto – è stata in grado di raccogliere informazioni sostanziali che riferiscono di gravi violazioni del diritto umanitario internazionale e del diritto internazionale dei diritti umani da parte di Israele e da parte di gruppi armati palestinesi”, e “In alcuni casi queste violazioni possono costituire crimini di guerra”, ha detto.
Hamas è invece stato accusato del lancio di migliaia di razzi e colpi di mortaio contro civili israeliani, in modo “indiscriminato”, cosa che ha portato alla morte di 6 persone e al ferimento di 1.600.
Il rapporto fa notare che “l’impunità regna su tutta la linea”, per cui si invita “la comunità internazionale a sostenere attivamente il lavoro della Corte penale internazionale sui Territori occupati”.
Infine il documento presentato cita anche “I bambini palestinesi e israeliani profondamente colpiti dagli eventi”: “I bambini di entrambe le parti hanno sofferto di enuresi, tremori notturni, dipendenza dai genitori, incubi e aumento dei livelli di aggressività”.
Le reazioni vedono Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas a Gaza, sostenere che l’Anp dovrebbe sottoporre il rapporto dell’Onu alla Corte penale internazionale per perseguire Israele, dal momento che ora ne fa parte: il rapporto infatti conferma “che l’occupazione israeliana si è macchiata di crimini contro civili”.
Dall’altro versante il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che “quello dell’Onu è un rapporto sbilanciato. Israele non commette crimini di guerra ma si difende da un’organizzazione terroristica che vuole la nostra distruzione”.
Per gli israeliani il Consiglio dei diritti dell’Uomo di Ginevra soffre “di una singolare ossessione per Israele. Il suo mandato presumeva la colpevolezza di Israele fin dall’inizio”.