MESSICO. Guerra della Droga: 22 morti nel Nuevo León in tre giorni

di Marco Dell’Aguzzo –

messico polizia federaleIn appena tre giorni sono morte ventidue persone nello stato del Nuevo León, nord-est del Messico. Gli ultimi corpi, quelli di tre giovani uomini, nessuno dei quali più vecchio di trent’anni, sono stati rinvenuti la mattina del 21 giugno in diversi punti di San Pedro Garza García, municipio che rientra nell’area metropolitana di Monterrey. Si è parlato anche di un quarto uomo, freddato con un colpo alla testa.
Nella mattina del giorno precedente, sabato 20 giugno, a Colonia Independencia, Monterrey, alcuni uomini armati hanno fatto irruzione in una casa in via Serafín Peña e hanno aperto il fuoco; quattro le vittime, un uomo e tre donne. Nel pomeriggio, ad Apodaca (sempre nei pressi di Monterrey), un uomo è stato assassinato all’esterno di un concessionario in via Portal de Soria.
Verso le 14.30 del 19 giugno, invece, nel municipio di García, un gruppo di sicari è entrato in un deposito di birra in via Heberto Castillo uccidendo dieci magazzinieri: di questi, sette sono morti all’istante, mentre gli altri tre sono deceduti più tardi in ospedale. Alcuni corpi erano completamente nudi. All’interno del birrificio sono stati trovati sette kili di marijuana già divisa in sacchi, una bilancia, fucili e proiettili. Il procuratore del Nuevo León ha parlato, nel pomeriggio, di un probabile regolamento di conti tra organizzazioni criminali.
Lo stesso giorno sono stati scoperti altri tre cadaveri: quelli di un uomo e una donna ad Apodaca e quello di un presunto criminale a Parás.
Tutti e ventidue gli omicidi totali si sono verificati nei pressi di Monterrey, capitale del Nuevo León, florido centro commerciale e terza area metropolitana più grande dell’intero Messico. Ma per quale motivo sta accadendo tutto questo? Rodrigo Medina, governatore dello stato, ha ricondotto quest’uragano di violenza ai “cartelli che operano nel nord-est del paese”. I cartelli attivi nella parte nord-orientale del Messico sono principalmente due: il Cartello del Golfo e gli Zetas. Il fatto che si parli di loro stride con la dichiarazione rilasciata appena una decina di giorni fa dal direttore dell’Agenzia di Investigazione Criminale, Tomas Zeron, che aveva appunto affermato che erano soltanto due i cartelli attivi in Messico, il Cartello di Sinaloa e quello Nuova Generazione di Jalisco. Gli Zetas, disse, erano praticamente “prossimi alla disintegrazione”.

Twitter: @marcodellaguzzo