GAZA. Abitanti in fuga. Le potenze al lavoro, l’appello del papa

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israele cacciaEsodo di abitanti di Gaza verso i valichi e le zone sicure della Striscia, dopo che dal ministero della Difesa di Israele è arrivato l’avviso di bombardamento di aree densamente popolate, come Beit Lahia, al-Atatra e Salatin.
Le fonti israeliane parlano di un’offensiva via terra imminente, ma già in mattinata vi è stato un primo contatto dei fanti di Marina con i miliziani delle Brigate al-Quds, il braccio armato di Hamas, in occasione del quale è stata distrutta una piattaforma di lancio situata nei pressi della spiaggia.
L’appello della comunità internazionale all’interruzione delle ostilità è pressoché unanime, con Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania e Egitto impegnate nell’individuare una soluzione diplomatica alla crisi.
Oggi anche papa Bergoglio è intervenuto esortare “le parti interessate e tutti quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale a non risparmiare la preghiera e alcuno sforzo per far cessare ogni ostilità e conseguire la pace desiderata per il bene di tutti”.
Ammonta intanto a 159 morti in 6 giorni il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani su Gaza: si tratta quasi sempre di vittime innocenti, come nel caso dei tre bambini disabili uccisi da un missile che ha colpito l’orfanatrofio che li ospitava.