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Il Segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon è arrivato oggi nella Striscia di Gaza, a quasi due mesi dalla fine della guerra che ha provocato pesanti devastazioni nell’enclave palestinese e all’indomani della conferenza dei donatori del Cairo che ha promesso 4,3 miliardi di euro per la ricostruzione del territorio. Il numero uno del palazzo di vetro ha cominciato la visita da Shejaiya, uno dei quartieri di Gaza City più duramente provati dal conflitto di luglio e agosto. Numerosi edifici del quartiere, situato solo a pochi chilometri dalla frontiera israeliana, sono stati ridotti ad cumuli di macerie dai bombardamenti.
Ban, la cui ultima visita nel territorio risaliva al 2012, è venuto a Gaza anche per “condividere il lutto” del personale dell’Onu, ha detto all’Afp Christopher Gunness, portavoce dell’Unrwa, l’onnipresente agenzia dell’Onu per l’aiuto ai rifugiati palestinesi. Quest’ultima ha perso 11 dei suoi 13.000 collaboratori durante la guerra. Ban ha previsto di tenere una conferenza stampa a Jabaliya, una delle tre scuole dell’Onu trasformate in centri di accoglienza per i rifugiati e, ciò nonostante, bombardate durante la guerra. Decine di persone vi hanno perso la vita. Ban aveva allora denunciato “uno scandalo dal punto di vista morale e un atto criminale”. L’agenda odierna di Ban prevede anche degli incontri con dei ministri del governo di unità nazionale palestinese, che si è appena insediato anche a Gaza dopo sette anni di dominazione quasi incontrastata del movimento islamista di Hamas.
