Gaza. Iniziata una nuova tregua. L’esercito si ritira dalla Striscia. Negoziati al Cairo

di Guido Keller

carri armati israele grandeCon l’entrata in vigore della tregua di 72 ore, l’ennesima dall’inizio dell’offensiva dopo che tutte le altre sono state puntualmente infrante da una parte o dall’altra, è iniziato il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza: ad annunciarlo il portavoce militare dell’esercito, Peter Selon, il quale ha spiegato che “sulla base delle direttive del governo, l’esercito israeliano sarà ridispiegato al di fuori della Striscia di Gaza su posizioni difensive, con l’inizio del cessate il fuoco”.
L’esercito ha quindi annunciato di avere distrutto tutti i tunnel di cui era a conoscenza a Gaza, ma che le missioni da compiere nella Striscia non sono terminate.
La nuova tregua è partita dalla mediazione egiziana, ma il portavoce ha tuttavia avvertito che l’esercito reagirà ad ogni eventuale attacco da parte di Hamas.
Fino a pochi minuti prima dell’entrata in vigore della sospensione delle ostilità vi sono stati lanci di razzi verso Israele e raid sulla Striscia, ma, per il momento, la tregua sembra reggere; un responsabile egiziano ha detto che oggi vi sarà al Cairo un incontro fra Hamas e Israele, “per negoziati più ampi”.
Il Segretario generale dell’Onu Ban ki-moon e gli Stati Uniti, che hanno accolto con soddisfazione la notizia della tregua, hanno auspicato che in Egitto Israele ed Hamas si impegnino “in negoziati per giungere a un cessate il fuoco duraturo, trattando i problemi che sono all’origine del conflitto”.
La Casa Bianca, a sua volta, ha definito la tregua “un’iniziativa importante”, a cui ha garantito “pieno sostegno”. L’obiettivo è “un cessate il fuoco duraturo: Hamas deve ora dimostrare che rispetterà l’impegno”.