di Ehsan Soltani –
Ha preso il via la minacciata offensiva via terra dell’esercito israeliano, “una nuova fase dell’operazione Margine protettivo”, come l’ha definita un portavoce dei militari.
Gli israeliani lo avevano preannunciato da giorni e le truppe sono entrate con i blindati e il sostegno dell’artiglieria dalla parte settentrionale della Striscia; al momento si parla di tre palestinesi uccisi, fra i quali un bambino, che si vanno ad aggiungere ai 243 morti da quando sono ripresi i lanci di razzi da una parte e i raid aerei dall’altra.
L’area invasa è densamente popolata, ma si pensa che ai 100mila abitanti, avvertiti comunque per tempo, non vi sia nessuna via d’uscita. Testimoni parlano di continue esplosioni e colpi di arma da fuoco.
L’azione è stata ordinata dal premier Benyamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Moshe Yaalon, dopo il fallimento del secondo tentativo di mediazione dell’Egitto con le parti.
Hamas ha fatto sapere che “Aspettavamo con ansia questa operazione di terra per impartire una lezione” agli israeliani.
