Boeing 777 abbattuto da un missile Buk, rimpallo di accuse Donetsk (e Mosca) – Kiev. 295 i morti

di Guido Keller –

boeing abbattuto ucraina 2 grandeE’ scambio di accuse sull’abbattimento del Boeing 777 della Malaysian Airlines, volo MH17, partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur con quasi 300 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio: l’aereo è stato colpito da un missile a 10mila metri di quota, ed è caduto in Ucraina, nei pressi Shaktiarsk, una quarantina di km a est di Donetsk e ad una cinquantina dal confine russo: Mosca e i filo-russi accusano dell’incidente Kiev, mentre le autorità ucraine affermano di aver intercettato diverse comunicazioni fra i filo-russi e fra i russi e gli insorti nelle quali si parla dell’abbattimento per errore dell’aereo di linea.
In serata si è appreso che i ribelli sono entrati in possesso delle scatole nere del Boeing e che si sono detti intenzionati a consegnarle a Mosca, mentre Kiev insiste per l’apertura di un’inchiesta internazionale, anche perché il ministero della Difesa è certo che i miliziani abbiano colpito per errore l’aereo civile nel tentativo di abbattere un aereo militare da trasporto, un Iliushin 76 segnalato dalle forze di difesa anti aerea russe.
Ad avvalorare la versione ucraina vi è il fatto che il Boeing 777 è scomparso dai radar alle 16.20 ora locale e già poco dopo Igor Strelkov (vero nome Igor Vsevolodovich Girkin), comandante militare dei secessionisti, ha pubblicato sulla sua pagina di Facebook dell’abbattimento nella stessa zona di un Antonov 26, cosa che in realtà non è avvenuta, con tanto di foto dell’esplosione in cielo.
Tuttavia le accuse di Kiev sono rivolte anche verso Mosca, e non solo perché simili missili, come pure il resto delle armi, possono venire solo da oltreconfine: “È il terzo caso tragico degli ultimi giorni, dopo gli aerei An-26 e Su-25 delle forze armate ucraine abbattuti dal territorio russo”, ha puntato il dito il presidente ucraino Petro Poroshenko, il quale ha anche parlato di “atto terroristico”.
Per abbattere da terra un aereo a 10mila metri di altitudine sono necessari missili terra-aria e, a quanto sembra, da quelle parti li hanno un po’ tutti, in particolare i missili S-300 e i Buk, di produzione russa; secondo fonti russe gli ucraini proprio ieri hanno spostato le batterie verso Donetsk, mentre non sta in piedi la versione dei filo-russi, i quali sostengono di non possedere simili armi, ma non molto tempo fa hanno annunciato di avere requisito una batteria di lancio dei missili Buk e già ogni giorno martellano le posizioni dei militari con missili Grad, di provenienza russa.
Nei giorni scorsi le autorità di Kiev avevano imposto agli aerei di linea di volare al di sopra del 7.900 metri, anche se un missile Buk è capace di salire fin a 14mila metri di quota.
A bordo dell’aereo vi erano 280 passeggeri diretti per lo più a Bali per un periodo di vacanza e 15 membri dell’equipaggio: una prima comunicazione da Amsterdam parla di 154 olandesi, 27 australiani, 23 malesi, 11 indonesiani, 6 britannici, 4 tedeschi, 4 belgi, 3 filippini ed un canadese; di altri 47 passeggeri è ignota la nazionalità, mentre la Farnesina ha comunicato che, al momento, risulterebbero solo un cittadino olandese con doppia cittadinanza italiana e il figlio.
I leader internazionali stanno chiedendo all’univoco che si faccia luce quanto prima su quanto accaduto: Barak Obama ha parlato di “terribile tragedia”, Matteo Renzi ha definito l’abbattimento dell’aereo “Una notizia drammatica e dai contorni molto preoccupanti”.
L’agenzia di stampa Itar Tass ha informato che Obama è stato informato dell’accaduto da una telefonata del presidente russo Vladimir Putin.
Il ministro degli Esteri Federica Mogherini, impegnata nella fase di accertamento della presenza o meno di italiani a bordo, ha riferito di aver “appreso con grande dolore della tragedia dell’aereo passeggeri della Malaysian Airlines in cui hanno perso la vita 295 persone. Ora è necessario far luce il prima possibile su quanto accaduto attraverso una commissione d’inchiesta indipendente, come già proposto dal presidente ucraino Petro Poroshenko, per arrivare alla verità” – ha aggiunto – “l’Italia, assieme agli altri partner europei, seguirà da vicino gli sviluppi delle indagini affinché siano chiarite le responsabilità”.