GEORGIA. Ondata di arresti di ex ministri: Ivanishvili versus Saakashvili

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Il governo della Georgia, guidato da poco da Bidzina Ivanishvili, è ai ferri corti con il presidente del paese,  Mikhail Saakashvili: “L’Europa e gli Stati Uniti ci hanno consigliato, da subito, di avviare le relazioni con il presidente e i membri delle precedenti autorità, aprendo una pagina nuova e non punendo nessuno” – ha detto il premier – Ma noi riteniamo che la giustizia debba trionfare e noi siamo fermi su questa linea. Oggi la nostra posizione è condivisa nell’Occidente, ma purtroppo non da tutti”.
Ivanishvili ha comunicato che renderà pubblica la sua risposta ad un gruppo di parlamentari europei, i quali “sostengono Saakashvili e credono che la Georgia stia facendo marcia indietro dai principi democratici e dai valori europei sotto la nuova amministrazione”.
Effettivamente nelle ultime settimane ex ministri e funzionari, oltre migliaia di aderenti al partito di Saakashivili, sono stati arrestati o interrogati, cosa che ha provocato le reazioni allarmate delle diplomazie europee.
Si è tentato anche di mettere da parte il presidente della Repubblica, Mikhail Saakashvili, ma poi si è optato per aspettare fino alla scadenza del suo mandato, che sarà ad ottobre.