Ghana. I ministri si sono ridotti gli stipendi del 30 per cento a causa della crisi ucraina

di Alberto Galvi

Il presidente del Ghana, Nana Akufo-Addo, e i suoi ministri si sono ridotti i loro stipendi del 30 per cento nel quadro di una serie misure per tagliare le spese a causa dell’aumento dei prezzi del carburante dovuto principalmente dalla crisi ucraina.
I tagli delle spese riguardano la sospensione immediata dei viaggi all’estero salvo quelli strettamente necessari a risolvere la crisi economica, e l’acquisto di veicoli di importazione. Altre misure includono il taglio del 50 per cento dei buoni carburante per chi detiene una carica politica e per i capi delle istituzioni governative.
In questo modo il governo spera di risparmiare circa 400 milioni di dollari e salvare l’economia del paese, dal momento che la guerra Russia-Ucraina ha fatto schizzare in alto i prezzi dei carburanti, e di conseguenza quelli degli alimentari e dei trasporti, causando l’inflazione nel paese.
La Russia spedisce circa 196 miliardi di metri cubi di gas all’anno in Ghana, ed il blocco delle forniture ha lasciato a secco diverse regioni, lasciando centinaia di migliaia di abitanti senza risorse.
Il principale partito d’opposizione, il NDC (National Democratic Congress), guidato dal leader della minoranza Haruna Iddrisu, cede però le misure prese dal presidente come populiste e inadeguate, di certo non in grado di alleggerire l’alto costo della vita.
Dopo l’impatto devastante del Covid-19 e a causa della guerra Russia-Ucraina l’economia del Ghana ha subito le conseguenze di una politica fiscale accomodante, disavanzi di bilancio e il deprezzamento della valuta.