GIAPPONE. Visita ministri Abe e Shindo al santuario, polemiche da Cina e Corea Sud

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ShindoEsattamente come è avvenuto in altre occasioni, anche la visita di ieri del primo ministro Shinzo Abe e del ministro dell’Interno giapponese Yoshitaka Shindo al santuario shintoista Yasukuni di Tokyo, dove è custodito il Libro delle anime di quasi 2,5 mln di caduti, tra i quali 14 criminali di guerra di Classe A (crimini contro la Pace) e 1.068 condannati per crimini di guerra, coinvolti anche in massacri durante l’occupazione della penisola coreana e della Cina, si è trasformata in una bagarre diplomatica: se il capo della diplomazia cinese Hua Chunying si è limitato ad esortare Tokyo ad affrontare in modo adeguato la questione ed a affermare che le visite di esponenti di governo al santuario ostacolano il riavvicinamento fra i due paesi, l’omologo sudcoreano Cho Tai-young ha dichiarato che “Il nostro governo non può fare a meno di esprimere la profonda preoccupazione e il rammarico per l’offerta del primo ministro Abe al Santuario Yasukuni, che glorifica le passate guerre di aggressione e che onora i criminali di guerra”; il ministro ha inoltre fatto “ancora una volta un appello ai politici giapponesi perché cerchino di ricostruirsi fiducia e credibilità da parte della comunità internazionale e perché facciano un’umile riflessione sulla loro storia passata, non certo immacolata”.