Guatemala. Elezioni generali: il 25 giugno si voterà per il successore di Giammattei

di Alberto Galvi

In Guatemala si terranno le elezioni generali il 25 giugno, quando verranno scelti presidente e vicepresidente, 160 membri del Congresso, 340 sindaci, consigli e 20 seggi nel Parlamento. I primi due candidati nella corsa presidenziale avanzeranno probabilmente al ballottaggio, previsto per il 20 agosto. La corsa presidenziale è l’unica che può passare al ballottaggio se nessun candidato ottiene più del 50 per cento dei voti. I candidati alla presidenza sono circa 30, ma gli ultimi sondaggi hanno individuato quattro candidati di punta, Zury Ríos, Edmond Mulet, Sandra Torres e Carlos Pineda.
Sono stati esclusi da questi sondaggi alcuni ex candidati: Thelma Cabrera, attivista anticorruzione di lunga data e candidata indigena Maya, e il suo compagno di corsa, l’ex difensore civico per i diritti umani Jordán Rodas, ma anche Roberto Arzú, figlio dell’ex presidente Álvaro Arzú, per i quali il TSE ha respinto le iscrizioni.
I 160 membri del Congresso sono eletti per quattro anni attraverso un sistema di rappresentanza proporzionale, a lista chiusa. 128 rappresentanti sono eletti direttamente dai 22 dipartimenti del Guatemala. I restanti 32 sono scelti attraverso il sistema proporzionale.
La campagna elettorale è iniziata ufficialmente il 27 marzo, e durerà due mesi; cesserà il 23 giugno, due giorni prima delle elezioni. Alcuni dei migliori candidati sono allineati e sostenuti dall’attuale amministrazione e dal presidente Alejandro Giammattei, che non può candidarsi a causa della restrizione di un solo mandato. La cosa più preoccupante è che il governo ha usato il suo eccessivo potere sui processi giudiziari per influenzare le decisioni e bloccare alcuni candidati.