Guinea-Bissau. Sospesi gli stipendi degli insegnanti per contrastare i lavoratori fittizi

di Alberto Galvi

Il governo della Guinea-Bissau ha ordinato la sospensione degli stipendi degli insegnanti per eliminare le richieste fraudolente sul libro paga dei lavoratori fittizi. La Guinea-Bissau dipende in gran parte dagli aiuti esterni per far fronte agli stipendi nel settore dell’istruzione, ed il governo ha dichiarato guerra ai dipendenti pubblici fantasma per frenare la sua massa salariale.
Una decisione del 18 luglio del Consiglio dei ministri del paese ha anche incaricato il ministero dell’Istruzione di effettuare un censimento del numero dei suoi dipendenti. La decisione riguarderà circa 8mila insegnanti delle scuole primarie e secondarie che guadagnano in media circa 86 dollari al mese. La decisione ha attirato le proteste di un sindacato degli insegnanti.
Il Fmi (Fondo monetario internazionale), che a maggio ha raggiunto un accordo per una linea di credito di 3,16 milioni di dollari per la Guinea Bissau, afferma che il governo ha mancato tre degli otto obiettivi di riforma economica previsti per marzo.
Uno degli obiettivi mancati era un tetto ai salari. Il presidente del Sindacato nazionale degli insegnanti di Bissau, Domingos de Carvalho, ha dichiarato che il sindacato presenterà ricorso contro la decisione che ha definito ingiusta. Inoltre pianificherà scioperi e altre azioni di protesta.
La Guinea Bissau ha una popolazione di 2,1 milioni di persone e un tasso di alfabetizzazione del 56 per cento. Buona parte della popolazione vive in povertà, senza potere d’acquisto. I lavoratori stanno soffrendo molto, non c’è un sistema sanitario e l’istruzione non è garantita.