Haiti. Incertezza dopo le dimissioni del primo ministro Henry

di Alberto Galvi –

Grava l’incertezza su Haiti in attesa di un nuovo governo dopo le dimissioni del primo ministro Ariel Henry. La mossa è stata accolta con favore dagli haitiani, che sono esausti dopo mesi di crescente violenza tra bande.
A seguito del viaggio di Henry in Kenya, la capitale Port-au-Prince è stata colpita da un’ulteriore ondata di attacchi di bande fortemente coordinate contro le forze dell’ordine e le istituzioni statali, che ha costretto decine di migliaia di persone a fuggire dalle proprie case. Ma mentre le strade della capitale Port-au-Prince appaiono ora in gran parte tranquille, la situazione della sicurezza è ancora lungi dall’essere stabilizzata.
Henry è salito al potere senza essere eletto nel 2021 in seguito all’assassinio dell’allora presidente di Haiti, ma non è riuscito a tenere le elezioni l’anno scorso, affermando che l’insicurezza del Paese avrebbe compromesso il voto. Tuttavia la sua decisione ha portato ad un aumento delle proteste dei manifestanti, i quali ne hanno chiesto le dimissioni.
Henry, bloccato a Porto Rico, si è impegnato a dimettersi non appena saranno stati scelti un consiglio di transizione e un leader temporaneo. In seguito ai colloqui in Giamaica tra i leader dei Caraibi e il segretario di Stato americano Antony Blinken, i funzionari statunitensi hanno affermato che il consiglio dovrebbe essere nominato presto.
Il primo ministro ad interim di Haiti, Michel Boisvert ha dichiarato la volontà di facilitare una transizione ordinata. Nella capitale Port-au-Prince ci sono stati segnali di un miglioramento della situazione della sicurezza, con le strade tranquille e nessun attacco contro uffici governativi o stazioni di polizia.