Honduras. Giro di vite del governo contro la criminalità organizzata nelle carceri

di Alberto Galvi

Il governo dell’Honduras ha annunciato un giro di vite contro la criminalità organizzata all’interno del sistema carcerario del paese centroamericano, dopo che un attacco in un centro penale femminile ha provocato la scorsa settimana la morte di 46 persone.
L’attacco del 20 giugno a Tamara, a circa 50 km a nord-ovest della capitale Tegucigalpa, ha segnato una delle rivolte carcerarie più letali del paese nella memoria recente. La violenza è scoppiata nella prigione dopo che le donne della banda di strada Barrio 18 hanno affrontato le loro rivali del gruppo MS-13. I membri della banda sono stati in grado di infiltrarsi in un blocco di celle rivali con pistole, machete e liquidi infiammabili. Dopo l’attacco sono state recuperate diciotto pistole, un fucile d’assalto, due pistole mitragliatrici e due granate.
L’attacco ha provocato una protesta pubblica, con i membri delle famiglie delle carcerate che si sono radunati fuori dalle mura della prigione. Sulla scia degli scontri dei giorni scorsi, il presidente Xiomara Castro ha annunciato che il controllo di 21 delle 26 carceri del paese sarebbe passato alla PMOP (Polizia Militare di Ordine Pubblico), nel tentativo di sopprimere la criminalità organizzata.
Quest’amministrazione aveva cercato un tempo di smilitarizzare alcuni aspetti della pubblica sicurezza. L’anno scorso Castro aveva rimosso il controllo del PMOP, affidandolo alla polizia nazionale. Castro ha anche affermato nel suo annuncio che la sua amministrazione avrebbe utilizzato le isole al largo della costa dell’Honduras per ospitare i leader delle bande. Tuttavia l’amministrazione di Castro è stata accusata di non aver fatto abbastanza per porre fine alla criminalità legata alle bande nel paese.
L’Honduras è un paese devastato dalla corruzione e da bande chiamate “maras”, che si sono infiltrate anche ai massimi livelli del governo. Le bande controllano il traffico di droga e la criminalità organizzata del paese centroamericano. L’Honduras è un importante paese di transito per la cocaina colombiana e altri stupefacenti diretti principalmente negli Stati Uniti.