Cs, 2 giu 12 –
Il latifondista e produttore di Palma Africana Miguel Facussè Barjum, tornò a minacciare di sfrattare migliaia di famiglie di contadini appartenenti al MUCA (Movimiento Unificado Campesino del Aguàn), se prima del 31 di Maggio prossimo l’INA (Istituto Nacinal Agrario) non gli paga più di quattro mila ettari di terra dove si stabilirono queste famiglie nel Valle del Aguan, nel nord-est del Honduras, e contemporaneamente rifiutò qualsiasi tipo di nuova negoziazione con l’esecutivo.
“Mi chiese (Porfirio Lobo, presidente del Honduras) che gli vendessi 3 mila ettari ai contadini e alla fine arrivammo a vendergli più di 4 mila ettari. Accettammo di vendere le proprietà a un prezzo ridicolo, un 50% sotto il prezzo di mercato. Cosa rimane da negoziare?”, disse anche il presidente del Gruppo Dinant.
Nelle sue dichiarazioni ai media nazionali, il principale produttore di palma africana del paese apostrofò come “invasori” i menbri del MUCA e assicurò che il 1 di Giugno presenterà ordini di sfratto per le sette fattorie che furono oggetto dei negoziati con il governo.
“In questo giorno agiremo di conseguenza, la situazione economico imprenditoriale non ci permette di prolungare la questione per molto tempo”, disse il latifondista che le organizzazioni contadine indicano come uno dei maggiori responsabili del grave conflitto agrario che attraversa il Bajo Aguan, e che ha prodotto 48 contadini organizzati uccisi in poco più di due anni e mezzo.
“Non ci sono dubbi che i latifondisti e i settori del potere che generarono il colpo di stato, vogliono accanirsi contro il movimento contadino che lotta per l’accesso alla terra, e sappiamo che contano con l’appoggio dei tre poteri dello stato e delle forze repressive dello Stato. Sappia il signor Facussè che le organizzazioni contadine sono unite per portare a termine questa lotta in modo deciso e indefinito, e per recuperare totalità delle terre parte della Riforma Agraria”, dichiarò Yoni Rivas, segretario generale del MUCA.
