INDIA. Sospensione della condanna a morte di due accusati di stupro

di Manuel Giannantonio

indiaLa Corte suprema indiana ha sospeso la condanna alla pena capitale di due uomini riconosciuti colpevoli di uno stupro di gruppo ai danni di una studentessa.
La più alta giurisdizione indiana ha ordinato questo provvedimento per poter esaminare un ultimo ricorso dei due uomini, il professore di ginnastica Vinay Sharma e l’uomo incaricato della pulizia dell’autobus sul quale la giovane è stata aggredita, Akshay Singh.
“La pena è stata sospesa dalla Corte per la presentazione di un ricorso”, ha indicato A.P Singh, l’avvocato dei due uomini. L’avvocato ha deposto una richiesta speciale per manifestata ingiustizia e decisione incostituzionale. “Le accuse contro i miei clienti sono totalmente false, sono stati accusati ingiustamente”, ha aggiunto l’avvocato.
Quattro uomini sono stati condannati a morte lo scorso settembre per lo stupro di gruppo ai danni di una studentessa di 23 anni. La ragazza è morta successivamente in ospedale a causa della gravità delle ferite riportate. È stata aggredita con una sbarra di ferro e stuprata all’interno di un autobus il 16 dicembre mentre usciva dal cinema con un amico. Milioni di indiani hanno manifestato contro questo crimine orribile.
L’Alta corte di Dheli aveva confermato la pena di morte per i quattro, giudicando atroce questo crimine che, nell’ordinamento indiano, prevede la pena capitale. Tuttavia, altri due uomini incolpati hanno presentato un simile ricorso.
Un quinto accusato, dell’età di 17 anni al momento dei fatti, è stato condannato a tre anni di detenzione. Un sesto uomo, l’autista dell’autobus è stato ritrovato morto nella sua cella a marzo. Il suo decesso è stato attribuito a un suicidio dalle autorità penitenziarie.