Iran. Affondata la petroliera in fiamme al largo delle coste cinesi

Notizie Geopolitiche –

E’ affondata la petroliera Sanchi, in fiamme dal 6 gennaio dopo essere stata speronata da una nave da carico battente bandiera di Hong Kong, la CF Crystal, che trasportava 64mila tonnellate di grano. Lo ha reso noto l’agenzia ufficiale cinese Xinhua, la quale ha comunicato che “In base alle notizie fornite dall’Amministrazione pubblica oceanica, la Sanchi è colata interamente a picco”.
La Sanchi era una petroliera di 274 metri di lunghezza battente bandiera panamense, gestita dall’Iran’s Glory Shipping e diretta in Corea del Sud, e al momento dell’impatto trasportava 136mila tonnellate di petrolio condensato, la cui perdita ha rappresentato seria preoccupazione per il rischio del danno ambientale, anche perché il condensato è più leggero della materia prima e quindi destinato a stare in superficie. Dalle notizie che si sono avute è invece risultato che buona parte dell’idrocarburo è bruciata.
L’incidente è avvenuto a 300 km a est della città cinese di Shanghai: il cargo cinese ha riportato danni ma ha continuato a galleggiare, ed i 21 uomini dell’equipaggio, tutti di nazionalità cinese, si sono salvati. Purtroppo, nonostante i tentativi di soccorso, i 30 uomini dell’equipaggio della Sanchi, 28 iraniani e 2 bangladesi, sono tutt’ora dispersi ed il portavoce del team di soccorso iraniano inviato a Shanghai ha detto che non ci sono più speranza di trovarli vivi.
Due giorni fa il rappresentante iraniano all’Imo (Organizzazione Marittima Internazionale), Mandana Mansourian, aveva chiesto l’”assistenza internazionale” per spegnere le fiamme.