IRAN. Conservatori criticano Ahmadinejad su apertura a USA

Ansa, 25 set 11 –

Non e’ piaciuta a vari esponenti conservatori l’apertura del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad a un miglioramento delle relazioni con gli Stati Uniti – il grande Satana dai tempi della rivoluzione islamica del 1979 – auspicata in alcune dichiarazioni in occasione della sua partecipazione all’Assemblea Generale dell’Onu a New York. In alcune interviste a margine del suo intervento ufficiale all’Assemblea, il presidente ha infatti auspicato l’avvio di un nuovo capitolo nei rapporti con gli Usa, ai fini di ”una cooperazione bilaterale che andrebbe a beneficio di entrambi”, pur invitando Washinton a ”rispettare i diritti legittimi del popolo iraniano”. E in un’intervista all’Ap, ampiamente ripresa dall’agenzia Fars, aveva sottolineato, pur ribadendo il carattere ”avido e arrogante” degli Usa e lamentando di non aver avuto risposta a una lettera inviata personalmente al presidente Barack Obama, che questi era ancora in tempo a onorare la promessa di migliorare i rapporti con l’Iran. Ma questa fuga in avanti non e’ piaciuta negli ambienti politici piu’ vicini alla Guida Suprema, l’Ayatollah Ali Khamenei, da tempo ai ferri corti con Ahmadinejad e una parte del suo entourage, accusato di ”deviazionismo” rispetto ai principi fondanti della Repubblica Islamica. Critiche sono giunte da deputati influenti come Ali Motahari e Ahmad Tavakoli, mentre Jahangirer-Zadeh, membro del comitato parlamentare per la sicurezza e la politica estera ha sottolineato che solo la Guida suprema puo’ prendere una decisione cosi’ importante come il ripristino dei rapporti con gli Usa. Analoga posizione e’ stata esplicitata con durezza anche dal deputato Nader Qazipur. Ma l’influente presidente della stessa commissione parlamentare, Allaeddin Boroujerdi, si e’ schierato con il presidente su uno dei punti piu’ controversi del suo discorso alle Nazioni Unite, in cui chiedeva chiarezza sull’attacco dell’11 settembre alle Torri Gemelle, che non potevano crollare cosi’ – secondo Ahmadinejad – solo per effetto dello schianto dei due aerei. Dato che l’11 settembre ha avuto ripercussioni tragiche anche su altri Paesi come Iran e Afghanistan, ha detto Boroujerdi citato dall’agenzia Fars, l’Onu dovrebbe svolgere accertamenti e informarne la comunita’ internazionale. Che l’intervento di Ahmadinejad a New York non sia stato accolto in modo univoco nel Paese risulta anche dalla lettura dei quotidiani in lingua inglese, usciti come gli altri solo oggi dopo due giorni festivi: titoloni in prima pagina per il presidente all’Onu e il suo messaggio su Teheran Times e Iran Daily, mentre il conservatore Kayhan International lo relega in taglio basso con un articolo che prosegue solo a p.7. Poco ci vuole dunque per riconoscere anche nelle reazioni all’ultima grande uscita internazionale del presidente la prova delle frizioni che perdurano da tempo con i conservatori legati alla Guida suprema.