di Nicola Comparato
Samira Sabzian, una ex sposa bambina, è stata giustiziata all’alba dopo aver trascorso dieci anni nel braccio della morte in Iran. Accusata di aver ucciso il marito nel 2013, Samira, vittima di violenza domestica, ha potuto rivedere i suoi figli solo ieri prima dell’esecuzione. Nonostante la mobilitazione internazionale, è avvenuta la sua impiccagione nel carcere di Qeezel Hesar a Karaj, suscitando critiche verso il regime per la sua gestione incompetente e corrotta.
“Samira è stata vittima di anni di apartheid di genere, matrimonio infantile e violenza domestica, diventando ora vittima della macchina omicida di un regime basato sull’uccisione e sulla paura,” ha dichiarato Mahmood Amiry-Moghaddam, direttore di Iran Human Rights.
