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Continuano frenetici gli incontri per arrivare ad una soluzione definitiva della questione del nucleare iraniano, dopo la proroga fino al 24 novembre dei termini di conclusione delle trattative: fra gli obiettivi della comunità internazionale vi è quello di tenere l’arricchimento dell’uranio della Repubblica islamica al di sotto del 5%, utile per gli impieghi civili ma ben distante dalla soglia necessaria perché Teheran appronti un programma nucleare militare.
Ieri e oggi a Mascate, in Oman, il segretario di Stato Usa John Kerry, il rappresentante Ue per la questione Catherine Ashton e il ministro iraniano degli Esteri, Javad Sharif, si sono incontrati con il proposito di individuare una linea comune da portare alle trattative di Vienna del 24 novembre, termine che forse sarà destinato a slittare, dal momento che già il presidente Usa Barack Obama ha dichiarato che c’è ancora un “notevole fossato” da colmare tra i due Paesi.
