IRAN. Riaperte a Ginevra le trattative sul nucleare iraniano

di Manuel Giannantonio –

araqchi abbasDopo diversi mesi di incontri ufficiali nel territorio dell’Oman, alcuni rappresentanti iraniani e americani si sono riuniti a Ginevra con l’intento di rilanciare le discussioni sul controverso programma nucleare di Teheran.
L’obiettivo è quello di rilanciare i negoziati sul nucleare in relazione con la questione delle sanzioni internazionali che colpiscono Teheran.
L’annuncio delle discussioni bilaterali è stato fatto sabato 7 giugno da parte degli iraniani. Washington ha confermato in maniera piuttosto laconica la riunione, aggiungendo tuttavia che non ci sarebbero state comunicazioni sull’intensità dei colloqui. “Abbiamo sempre avuto contatti con gli Stati Uniti a margine delle discussioni con il gruppo 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito, Francia + Germania), ma nel momento in cui i negoziati sono entrati in una fase più seria, vogliamo che siano separati”, ha spiegato prima della sua partenza da Teheran il negoziatore iraniano, il vice ministro degli Esteri, Abbas Araghchi.
Questa è la prima volta che Teheran conduce discussioni bilaterali ufficiali sul nucleare fuori dall’ambito del gruppo 5+1. Unica eccezione è rappresentata da una finestra di alcuni mesi nel 2003, periodo durante il quale Stati uniti e Iran hanno avuto contatti ufficiosi.
Obiettivo dell’Iran è quello di giungere quanto prima alla rettifica delle sanzioni statunitensi e allo scongelamento del denaro di Teheran, per cui l’impegno è quello di arrivare ad un accordo entro il 20 luglio: come ha spiegato il capo-negoziatore Cyrus Nasseri, “Uno dei principali obiettivi della discussone (con gli Stati Uniti) è capire come fare per togliere le sanzioni e permettere all’Iran di ristabilire le proprie relazioni economiche con il resto del mondo”.
Un accordo preliminare è entrato in vigore lo scorso gennaio a fronte dell’alleggerimento delle sanzioni, ovvero una limitazione nel processo di arricchimento dell’uranio: la durata era di sei medi, tempo necessario per elaborare il testo definitivo.
Al pari di quello di oggi, un incontro bilaterale è previsto per mercoledì e giovedì prossimi a Roma anche tra gli iraniani e i russi.
I rappresentanti del governo iraniano, tra i quali anche il presidente Hassan Rohani, hanno ripetuto nelle ultime settimane che Teheran non rinuncerebbe ai propri diritti nucleari, come quello di possedere un “programma di combustione nucleare” per le future centrali ed i nuovi reattori.

Nella foto: il vice-ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi