IRAN. Stessi candidati in liste diverse, quadro voto confuso

Ansa, 4 mar 12 –

Quanto la logica degli schieramenti per il voto parlamentare in Iran sia tutt’altro che chiara, in una partita che comunque rappresenta la conta fra le forze della Guida suprema Ali Khamenei e quelle del presidente Mahmoud Ahmadinejad, lo indicano gli ultimi risultati dello spoglio ancora in corso per i 30 deputati di Teheran. Su una sessantina di candidati, 21 esponenti del Fronte unito dei principalisti (vicini a Khamenei) si trovano tra i primi 38, con una buona possibilita’ dunque di essere eletti al primo o al secondo turno. Ma fra questi ve ne sono almeno cinque che si sono presentati anche nelle liste facenti capo al presidente o alla controversa figura del suo capo di gabinetto Esfandiar Rahim Mashaie, che a loro volta hanno negato di sponsorizzare liste o candidati. Uno di loro e’ proprio il primo dei certamente eletti, l’ex presidente del Parlamento Gholam Ali Haddad Adel, che figurava sia nella lista Resistenza-Paidari (i sostenitori di Ahmadinejad ostili al ‘deviazionista’ Mashaie), sia in un’altra formazione a sostegno anche del capo di gabinetto presidenziale, ma con alcuni candidati che avevano poi negato di esserne stati preventivamente informati. A cavallo tra i due fronti si trovano anche Elham Aminzadeh (35/o), Hossein Mozafar (12), Esmail Kowsari (38) e Mosoud Mirkazemi (5). Senza contare un autorevole conservatore come Ali Motahhari, presentatosi in una propria lista ma anche con i riformisti, e in ottava posizione. Quanto ai sostenitori di Ahmadinejad, tra i primi ‘classificati’ cinque appartengono alla sola lista Paidari, e tre ad entrambe. A tale macchinoso quadro si aggiungono le decine di ‘indipendenti’ che hanno gia’ vinto nelle province e che non si sa su quale fronte parlamentare alla fine si schiereranno.