ISRAELE. Barbaramente ucciso giovane arabo a Gerusalemme, sospetti su ultrà ebrei

di Enrico Oliari

abu khedir mohamedNon solo i raid aerei e le palazzine spianate: in Israele continuano la vendetta (e quindi non la giustizia) nei confronti dei palestinesi per l’assassinio dei tre giovani allievi di una scuola rabbinica radicale presso una colonia nei pressi di Gush Etzion (Eyal Yifrah, 19 anni, Gil-Ad Shayer, 16, e Naftali Yaakov Frenkel, 16) ed ai 6 morti per le proteste nei confronti della polizia per le centinaia di arresti e le migliaia di perquisizioni, si aggiunge la morte tragica del 17enne Mohammed Abu Khdeir.
Se si pensa al classico manifestante che lancia le pietre ai blindati si è fuori strada: da quanto si è appreso, il giovane si stava recando a pregare in una moschea nel rione di Beit Hanina, a Gerusalemme est, quando alcuni ebrei radicali lo hanno caricato con forza su un’auto nera e quindi lo hanno barbaramente ucciso.
La famiglia ne ha denunciato la scomparsa e la polizia ne ha rinvenuto il cadavere carbonizzato in un bosco nei pressi della città.
Alla notizia, diffusa dalla Radio militare israeliana, sono seguiti numerosi scontri ed al momento si parla di alcuni feriti; il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat, ha definito l’uccisione del ragazzo un gesto ”Orribile e barbaro”. ”Questa non è la nostra via – ha aggiunto Barkat – e sono fiducioso che la polizia prenderà i colpevoli”. Ha quindi invitato la cittadinanza a dare prova di moderazione.
Resta ora da vedere che le autorità israeliane spianeranno le palazzine che ospitano le case dei sospetti assassini, come hanno fatto con i sospetti autori del triplice delitto dei tre seminaristi, e se i vari ministri del Governo Netanyahu che, come quello delle Finanze Naftali Bennett, hanno invocato la pena di morte, saranno ora capaci di chiedere altrettanto per gli autori di tale omicidio.