ISRAELE. Il nome del 16enne palestinese ucciso sul memoriale. C’è chi protesta

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KhdeirIl nome del palestinese Mohammed Abu Khdeir, il 16enne picchiato e bruciato vivo lo scorso 2 luglio da tre ebrei ultra ortodossi, è stato inciso sulla pietra nel memoriale sul Monte Herzl a Gerusalemme, dove sono iscritte le vittime del terrorismo.
L’iniziativa delle autorità israeliane ha suscitato le proteste di Almagor, associazione delle vittime israeliane del terrorismo, da dove si è appresa la volontà di cancellare alla prima occasione il nome del ragazzo palestinese. Al contrario Rami Elhanan, di Parents circle-Familes Forum e padre di una bambina di 14 anni uccisa nel 1997, si è detto “onorato” che il nome di Abu Kheidr sia vicino a quello di sua figlia. Abu Kheidr, padre del ragazzo ucciso, ha manifestato soddisfazione per la scelta delle autorità, e al quotidiano YnetNews ha dichiarato di aspettarsi quanto prima la condanna degli assassini del figlio.
Costoro, il 30enne Yosef Ben-David e due minorenni, avevano compiuto l’efferato delitto prendendo un giovane a caso quale ritorsione per l’uccisione di Eyal Yifrah, 19 anni, Gil-Ad Shayer, 16, e Naftali Yaakov Frenkel, 16, allievi di una scuola rabbinica radicale presso una colonia nei pressi di Gush Etzion, rapiti il 12 giugno mentre facevano l’autostop: nei loro confronti è stata chiesto lo stato di infermità mentale.