ISRAELE. Ucciso ex colonnello impiegato nella Striscia: Ariel chiede lo stop dei negoziati

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ariel uriL’uccisione da parte di due palestinesi del 60enne Sarya Ofer, un colonnello a riposo in precedenza impiegato in una colonia del nord della Cisgiordania, potrebbe incrinare i negoziati di pace in corso fra israeliani e palestinesi.
Ofer è stato colpito a morte con un’ascia ed una spranga preso un kibbutz (una sorta di comunità dove non è prevista la proprietà privata) a 15 chilometri a sud-est di Nazaret, e nell’aggressione è stata ferita anche la moglie, che è riuscita a dare l’allarme.
L’attuale governo di centrodestra Netanyahu comprende anche il ministro dell’Edilizia Uri Ariel, leader di “Casa Ebraica”, partito della destra nazionalista: Ariel ha chiesto al premier di “interrompere immediatamente i negoziati diplomatici” con l’Autorità Nazionale Palestinese, ripresi su insistenza del Segretario Usa John Kerry lo scorso luglio, dopo quasi tre anni di stop.
Alla richiesta di Riel si sono uniti i due viceministri Danny Danon e Zeev Elkin: quest’ultimo ha affermato che Israele “deve decidersi a costruire e a rafforzare gli insediamenti in Giudea e Samaria”, ovvero in Cisgiordania.
La polizia israeliana ha fermato cinque palestinesi, ma non è chiaro se abbiano o meno a che fare con l’uccisione di Ofer, la quale, visto il percorso professionale dell’ex militare, potrebbe avere come movente la vendetta.