Italia sempre più impegnata in Iraq: in arrivo elicotteri e 130 soldati ad Erbil

di Giuliano Bifolchi * –

pinotti robertaIl ministro della Difesa Roberta Pinotti ha annunciato che l’esercito italiano dispiegherà la propria forza aerea di elicotteri composta da quattro NH-90 multiruolo biturbina e da quattro AW-129 Mangusta in Iraq nella base di Erbil nel nord dell’Iraq mentre 130 soldati i quali verranno impiegati nella lotta contro lo Stato Islamico e nelle operazioni di difesa e protezione del personale militare italiano e lo staff della compagnia Trevi impegnato nella manutenzione e riparazione della diga di Mosul.
Jabar Yawar, direttore dello staff del minitero dei Peshmerga della Regione Autonoma del Kurdistan, ha dichiarato alla agenzia curda Radaw che “il ministero dei Peshmerga accoglie il decreto del Ministro della Difesa italiano di inviare truppe in Iraq, eravamo già a conoscenza che l’Italia potesse dispiegare i propri elicotteri qui ad Erbil”. Yawar ha continuato dichiarando che gli elicotteri proteggeranno le forze militari italiane le quali saranno stazionate alla diga di Mosul.
Facendo fede a quanto comunicato dal ministero della difesa italiano, gli elicotteri verranno utilizzati nella missione primaria di Personell Recovery e CSAR (Combat SAR) ed è possibile anche un loro impiego per proteggere il team italiano impegnato nei lavori di riparazione alla diga di Mosul. L’annuncio del dispiegamento degli elicotteri è avvenuto lo stesso giorno della firma dell’accordo tra il governo iracheno e la compagnia italiana Trevi per il valore di 273 milioni di euro (vedi La Trevi firma l’accordo per la diga di Mosul).
Non è la prima volta che i Mangusta italiani sono dispiegati in Iraq visto il loro precedente utilizzo nella variante A-129 (precedente all’attuale AW-129D) nel periodo 2003 – 2006 in supporto al contingente italiano stanziato a Nassiryah. L’ultima versione del Mangusta la AW-129D segue la precedente A129: questi elicotteri di attacco sono equipaggiati con sistema di visione notturna ad infrarossi, sistema laser per scopi telemetrici e designazione del bersaglio, ed il sistema OTSWS (Observation, Targeting and Spike Weapon System).
La forza aerea di elicotteri si unirà al resto del contingente italiano impegnato nella regione che comprende circa 760 consulenti (advisors) che sono legati al Kurdistan Training Coordination Center (KTCC), MQ-1C Predator A+ UAS (Unmanned Aerial System), quattro Parnavia Tornado impegnati attualmente soltanto in missioni di ricognizione ed un tanker Boeing KC-767A il quale supporta gli aerei della coalizione internazionale nella campagna di attacchi aerei contro lo Stato Islamico.
Per quanto riguarda l’attuale situazione dell’area di Mosul ricordiamo le parole del generale dei peshmerga Ezhar Umar Ismael incontrato da Notizie Geopolitiche nel quartier generale delle forze militari curde durante il viaggio nel Kurdistan iracheno (vedi Il generale peshmerga Hezar Umar Ismael, ‘3 miliardi alla Turchia, ma da noi stessa emergenza’) il quale ha evidenziato come all’inizio la regione era molto pericolosa a causa della presenza dei militanti dello Stato Islamico, ma attualmente è sotto il controllo dei peshmerga le quali pianificano con le forze militari irachene e con quelle della coalizione una futura azione per riprendere il completo controllo della città.

(Maggiori informazioni in merito al viaggio in Kurdistan iracheno organizzato da Notizie Geopolitiche e da ASRIE Associazione – Unità di Analisi, Ricerca ed Internazionalizzazione di Notizie Geopolitiche sono reperibili al seguente link)

bifolchi fuori* Giuliano Bifolchi. Analista geopolitico specializzato nel settore Sicurezza, Conflitti e Relazioni Internazionali. Laureato in Scienze Storiche presso l’Università Tor Vergata di Roma, ha conseguito un Master in Peace Building Management presso l’Università Pontificia San Bonaventura specializzandosi in Open Source Intelligence (OSINT) applicata al fenomeno terroristico della regione mediorientale e caucasica. Ha collaborato e continua a collaborare periodicamente con diverse testate giornalistiche e centri studi. Socio fondatore di ASRIE Associazione dove dirige l’Unità di Analisi, Ricerca ed Internazionalizzazione per Notizie Geopolitiche.