di Nicola Comparato –
La stampa locale e le reti sociali del Kirghizistan sono sempre più saturate dalla propaganda pro-cinese, con una strategia che evita un’imposizione esplicita e si associa spesso alla Russia come alleato contro presunte minacce occidentali.
La Cina promuove la sua presenza con una retorica di “unione dell’Eurasia” in sintonia con Mosca, utilizzando principalmente il russo come lingua veicolare. Fonti come Salam Kirghizistan su Facebook e Telegram veicolano contenuti a favore di Pechino, enfatizzando il contributo cinese allo sviluppo della regione.
Tuttavia fonti indipendenti come PolitKlinika denunciano l’influenza congiunta di Russia e Cina nel rafforzare il controllo sulla regione, sottolineando la “nostalgia per i tempi sovietici”. Questa campagna di conquista si estende a vari settori, immergendosi nella vita quotidiana del popolo kirghiso e dei Paesi vicini.
La Cina, attraverso una sottile infiltrazione dell’informazione, sembra destinata a esercitare una crescente influenza in diverse dimensioni della società kirghisa.
