Il Turkmenistan e la Turchia scambieranno gas attraverso l’Iran

di Silvia Boltuc * –

Il 6 dicembre 2023 Ashgabat ha ospitato la settima sessione della Commissione Intergovernativa Turkmeno-Turca per la Cooperazione Economica, alla quale hanno partecipato alti funzionari dei principali ministeri e dipartimenti del Turkmenistan, insieme ad una delegazione rappresentativa guidata dal vicepresidente turco Cevdet Yilmaz.
Nel sottolineare come i risultati di questo incontro rafforzeranno ulteriormente la collaborazione internazionale fra Turchia e Turkmenistan, il capo della delegazione turca ha evidenziato la dimensione globale della partnership che copre trasversalmente tutti i settori. Nell’incontro sono stati altresì delineate le misure specifiche volte ad ampliare le interazioni tra i settori promettenti.
Le questioni relative alle spedizioni di gas turkmeno verso la Turchia erano state già discusse recentemente durante un incontro bilaterale ad Ankara fra i presidenti dei due paesi, Serdar Berdimuhamedow e Recep Tayyip Erdogan. Nello specifico, in quel contesto era stata posta l’evidenza sull’importanza del trasporto di gas verso la Turchia attraverso il Mar Caspio, con particolare accento sul ruolo svolto dall’Azerbaigian.
Durante l’incontro di inizio dicembre, invece, il Turkmenistan ha affermato il proprio interesse ad aumentare le esportazioni di gas naturale verso la Turchia utilizzando il gasdotto Korpedzhe-Kordkuy (il gasdotto va dai giacimenti Korpedzhe e Gamyshlydzha in Turkmenistan al terminale di Kordkuy in Iran). In questo contesto, sia il Turkmenistan che la Turchia hanno espresso la loro disponibilità ad avviare nel prossimo futuro negoziati a livello di agenzie e di dirigenti aziendali che coinvolgeranno anche l’Iran.
Questa proposta è in sintonia con l’accordo già esistente di scambio di gas tra Teheran, Ashgabat e Baku, stabilito nel novembre 2021, che prevede che l’Iran fornisca 1,5-2 miliardi di metri cubi di gas turkmeno all’Azerbaigian in cambio di un volume simile.
Il direttore generale della Compagnia Nazionale Iraniana del Gas (NIGC), Majid Chegeni, ha segnalato un aumento dei volumi di gas ricevuti dal Turkmenistan, raggiungendo gli 8 milioni di metri cubi al giorno, con una spedizione di prova di 10 milioni di metri cubi effettuata nell’agosto 2023. Inoltre, l’ambasciatore iraniano in Turkmenistan, Golam Abbas Khales, ha espresso il potenziale per aumentare le forniture rientranti nell’accordo di scambio dal Turkmenistan a 20 milioni di metri cubi al giorno, confermando l’interesse di Teheran e Ashgabat a rafforzare la loro partnership nel settore del gas. Dal punto di vista geopolitico, questa potenziale cooperazione presenta una opportunità strategica che si estende oltre le relazioni bilaterali. Coinvolgendo molteplici attori regionali può alterare le dinamiche energetiche all’interno della regione del Caspio e verso la Turchia.
Le politiche dell’Iran riflettono il suo approccio strategico volto a rafforzare le alleanze con i paesi limitrofi. Con l’obiettivo di promuovere legami e partenariati più stretti, in particolare in Medio Oriente e in Asia centrale, l’Iran cerca di rafforzare la stabilità regionale affermando al contempo il suo ruolo geopolitico. Allo stesso tempo, la sua politica, che dichiaratamente guarda a Est, sottolinea un deliberato perno verso il dialogo con le nazioni asiatiche, in particolare Cina, Russia e le repubbliche dell’Asia Centrale, nelle sfere economiche, politiche ed energetiche. Questo approccio mira a diversificare le relazioni internazionali dell’Iran, sfruttando i potenziali benefici economici e il sostegno geopolitico delle potenze orientali, creando un panorama di politica estera più equilibrato e versatile.
Il Turkmenistan e l’Iran condividono uno spettro di sforzi di collaborazione in vari settori. Un’importante iniziativa prevede lo sviluppo di un corridoio ferroviario che collega il Kazakistan, il Turkmenistan e l’Iran, rafforzando sostanzialmente la connettività regionale.
Nel caso dell’attuale accordo di gas verso la Turchia, sicuramente questo marca un cambio di registro fra due potenze spesso contrapposte sul piano ideologico e pragmatico. Benché Ankara e Teheran cooperino all’interno l’Organizzazione per la Cooperazione Economica (ECO), infatti, le sanzioni imposte dall’occidente sono l’unico ostacolo che impedisce alla Repubblica Islamica di competere con la Turchia nel contesto dei corridoi energetici. Ankara, che vanta una posizione indubbiamente strategica e una membership nella NATO che gli offre non pochi vantaggi, ha sempre tentato di mantenere Teheran fuori dai corridoi di trasporto energetico verso l’Europa. In seguito all’offensiva azerbaigiana rivolta all’Artsakh/Nagorno-Karabakh, all’allineamento di Baku con Mosca e allo sviluppo del corridoio Nord-Sud che vede l’Iran come protagonista, gli equilibri si sono spostati.
A favorire i rapporti fra Turkmenistan ed Iran c’è un passato storico che unisce i due popoli da secoli, un legame che offre una piattaforma di cooperazione privilegiata. Non meno importante per Ashgabat è la possibilità di accedere al Golfo Persico attraverso i porti iraniani. La duplice presenza iraniana nelle acque del Caspio e del Golfo, infatti, fa dell’Iran un partner prezioso per il Turkmenistan ricco di gas da esportare.

* Direttrice di SpecialEurasia.