KOSOVO. In corso lo scambio di ambasciatori con la Serbia. Forse

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Tra i hashminNon si tratterà di vere e proprie ambasciate, ne’ di rappresentanze diplomatiche quelle che lunedì verranno aperte a Pristina ed a Belgrado fra i rispettivi paesi, bensì, come è stato stabilito nell’accordo di Bruxelles, di rappresentanze dell’Unione europea, guidate nella capitale kosovara dal serbo Dejan Pavicevic, ed in quella serba dal kosovaro Ljuljzin Peci. La cosa è stata sottolineata dallo stesso Pavicevic, il quale ha ribadito: “Voglio sottolinearlo ancora una volta, non si tratta ne’ di missioni diplomatiche, ne’ di ambasciate, ne’ di uffici di collegamento, si tratta di semplici rappresentanti, persone incaricate di facilitare i contatti e la comunicazione, nell’ ambito dell’applicazione dell’accordo”.
Belgrado continua quindi a non voler riconoscere la sovranità del Kosovo, ma da Pristina si parla invece di un vero e proprio scambio di ambasciatori ed il premier Hashim Thaci ha dichiarato dal Palazzo di vetro di New York, dove era in corso la speciale sessione del consiglio di sicurezza dell’Onu dedicata al Kosovo, che “L’accordo è stato firmato da due Stati indipendenti”.