Libia. Cerimonia per il passaggio di consegne al Congresso neo-eletto

di Elisa La Gala –

Si è svolta mercoledì la cerimonia ufficiale per il passaggio di consegne dal Congresso Transitorio insediatosi per autoproclamazione il 27 febbraio 2011 al neo-eletto Congresso del Popolo (CdP). L’evento, realizzato per le 23.00 e  trasmesso in diretta nazionale, ha rappresentato un momento fondamentale della recente storia della Libia.
All’atto del suo insediamento, il CdP dovrà affrontare importanti sfide in un arco temporale molto breve.  Il Congresso dovrà infatti eleggere il suo Presidente che, de facto sarà il Presidente della Libia, nominare un Governo Transitorio ed un Primo Ministro, dotarsi di regole per il suo funzionamento e avviare il processo costituzionale.
In particolare, rispetto a quest’ultimo punto, il Congresso dovrà decidere se mantenere in vita l’emendamento apportato lo scorso marzo 2012 alla Dichiarazione Costituzionale che stabiliva che i 60 membri della Commissione Costituzionale incaricata di stilare la carta costutuzionale debbano essere “eletti” o se emendare nuovamente la Dichiarazione stabilendo che suddetta Commissione debba essere nominata dal Congresso. La scelta dell’una piuttosto che dell’altra opzione avrà un significativo impatto sul processo di transizione in corso. Difatti, una nuova tornata elettorale determinerebbe un sostanziale allungamento dei tempi indicati nella dichiarazione costituzionale per il processo costituente da concludersi entro il 2014 oltre a creare potenziali criticità nell’interazione tra due entità – il Congresso Nazionale e la Commissione Costituzionale appunto – entrambe stabilite su base elettorale. Diversamente, la scelta di nominare la Commissione Costituzionale porrà il Congresso Nazionale di fronte alla necessita’ di stabilire dei criteri chiari e trasparenti per la scelta dei membri di detta Commissione.
A tal riguardo, la possibilità di attingere alle esperienze realizzate in altri paesi in via di transizione può costituire un’importante fonte conoscitiva per i neo-eletti membri del Congresso.  Le buone e le cattive pratiche esperite da altri paesi possono rappresentare una base di partenza preziosa soprattutto in considerazione del fatto che la Libia non possiede una recente esperienza parlamentare a cui poter fare riferimento ed allo stesso modo i membri del neo-eletto Congresso hanno poca o nessuna esperienza nella partecipazione ad assemblee deliberative.
Otre alla cerimonia ufficiale prevista per domani, il Congresso uscente ha assunto l’onere di predisporre  un “dossier ufficiale” sulle attività e sulle spese sostenute in questi 15 mesi di attività da consegnare al Congresso neo-eletto.  Questo ulteriore elemento è indice di uno spirito di collaborazione e di una vivace propensione al cambiamento che anima la nuova Libia.