LIBIA. I presidenti dei Parlamenti rivali si incontrano a Malta, ‘per ora non firmeremo l’accordo’

Notizie Geopolitiche –

libia_flagNonostante le conferenze come quella del 13 dicembre di Roma e le Nazioni Unite continuino a spingere per un accorso fra le parti, le fazioni in Libia continuano a porre ostacoli.
Ieri il Consiglio degli anziani di Misurata, la tribù che conta la più nutrita forza di combattenti e che aveva contribuito l’anno scorso a strappare Tripoli alla tribù di Zintan consegnando al città alle forze jihadiste, ha ribadito che “Invitiamo i Paesi che hanno partecipato alla conferenza di Roma di non intraprendere alcuna misura volta ad adottare il governo sostenuto da Unsmil, per scongiurare che la situazione in Libia possa peggiorare”. Ha poi aggiunto che non verrà accettato nessun accordo fino a quando non vi verranno introdotti gli emendamenti presentati dal Parlamento “di Tripoli”.
Ed anche oggi a Malta le cose non sono andate meglio: per la prima volta alla Valletta si sono incontrati i presidenti dei Parlamenti “di Tripoli” e “di Tobruk”, rispettivamente Nouri Abu Sahmain e Aguila Saleh, i quali hanno fatto sapere la loro intenzione di non firmare almeno per il momento l’accordo.
Abusahmain ha affermato che “Siamo venuti qui per annunciare al mondo che siamo capaci di risolvere i nostri problemi da soli con l’aiuto della comunità internazionale, ma che non accetteremo nessun intervento esterno contro la volontà del popolo libico”.
All’incontro di Roma erano presenti i rappresentanti di 17 paesi, dell’Onu, dell’Unione Africana e della Lega Araba, oltre ai rappresentanti delle due fazioni libiche: con il documento approvato la comunità internazionale “interromperà ogni contatto con chi dice di far parte di istituzioni che non rientrano” nell’accordo proposto dall’Onu.