LIBIA. Il parlamento “di Tobruk” boccia il governo di unità nazionale

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Libia contestazioni a koblerRischia di andare in fumo l’accordo di Skhirat del 19 dicembre sulla Libia, caparbiamente voluto prima dall’inviato dell’Onu Bernardino Leon e poi dal successore Martin Kobler, ma anche dall’Italia e dalla comunità internazionale: come ha riferito Libya Channel, 89 dei 104 deputati presenti oggi al parlamento “di Tobruk” hanno votato contro il governo di unità nazionale con premier Fayez al-Serraj.
Se non si tratta della bocciatura dell’accordo, poco ci manca: i deputati hanno dato dieci giorni di tempo al Consiglio presidenziale libico per dimezzare la lista dei 32 ministri portandola a 17. Il fatto è che ad un sì alto numero di ministri si era arrivati rispettando a fatica una serie di equilibri, di richieste e di veti da parte delle varie fazioni, per cui vien da pensare che a Tobruk si voglia l’assottigliamento dei ministeri a scapito della parte “di Tripoli”.
Il parlamento “di Tobruk” è frutto delle elezioni del giugno 2014 ed è riconosciuto dalla comunità internazionale. Si era ritirato nella città della Cirenaica dopo che le milizie di Zintan si erano dovute ritirare dalla capitale a causa degli scontri con le milizie di “Alba della Libia”, un insieme di milizie tribali e di organizzazioni islamiste, come Ansar al-Sharia.
Da allora a Tripoli si è insediato un parlamento islamista, immancabilmente riconosciuto da Turchia e Qatar, ed un governo presieduto prima da Omar al-Hassi ed oggi da Khalifa al-Gweil.
Anche a Tripoli l’accordo non ha riscontrato il placet dei vari sottogruppi e movimenti, per cui il governo al-Seraj richia di cadere ancor prima di nascere.