LIBIA. Rapito il numero due dell’intelligence, a capo dello spionaggio

Notizie Geopolitiche

noah mustafaA distanza di poche ore dall’ultimo aggiornamento della conta dei morti dei disordini di venerdì scorso a Tripoli (43 con oltre 400 feriti), quando un gruppo nutrito di manifestanti che chiedeva alla milizia Ghargour di lasciare la città, protesta che poi è degenerata con l’assalto e l’incendio della sede, è stato oggetto di colpi di mitragliatrici pesanti e persino di lanciarazzi, un nuovo fatto ha scosso il paese: è infatti stato rapito presso l’aeroporto di Tripoli il vice capo dell’intelligence libica Mustafa Noah, alla guida dell’unità di spionaggio. L’ufficiale stava rientrando da una missione in Turchia, quando alcuni individui lo hanno preso con la forza e lo hanno spinto in un’auto, per poi sparire.
Il fatto di oggi è l’ennesimo sintomo del caos che regna nel paese nordafricano, dove sono oltre 500 le milizie autonome che non hanno accettato l’invito di sciogliersi nell’esercito regolare dopo la fine della Rivoluzione che ha portato alla deposizione di Gheddafi: si tratta di gruppi che, di fatto, dettano legge nel paese in modo del tutto autonomo rispetto al governo centrale, facendo gli interessi delle varie tribù