LIBIA. Scontri in diverse città. A Tripoli le milizie si contendono il controllo dell’aeroporto

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libia aeroporto tripoliAncora scontri nel caos libico, dove è sempre più guerra aperta fra i miliziani delle diverse tribù, fra gli jihadisti di Ansar al-Sharia e delle Brigate 17 febbraio contro i gruppi paramilitari autonomi ed ancora dell’esercito contro tutti, nel tentativo di tenere il più possibile la situazione sotto il controllo delle autorità centrali: la lunga scia di violenza vede nelle ultime ore una decina di morti (47 in una settimana) nei combattimenti per il controllo dell’aeroporto della capitale, ai quali partecipano le milizie della tribù di Zeitan, e in quelli in corso a Bengasi fra le milizie dell’ex generale Khalifa Haftar, da più parti visto come una longa manus della Cia per il fatto di essere stato liberato dalla prigionia in Ciad, dov’era in seguito alla Guerra delle Toyota del 1987, per essere portato negli Usa fino al 2011, e le milizie jihadiste.
Combattenti uccisi si danno anche a Shebna e Selmani
Jalani al-Dahesh, responsabile dell’aeroporto di Tripoli, il quale è considerato da tutti i gruppi combattenti come strategico, ha riferito che “l’aeroporto ha subito un attacco a colpi di razzi Hawn e di mortaio, l’attacco più importante da quando sono iniziati gli scontri nella zona. Un aereo libico e la pista sono in fiamme”.
Da quanto si è appreso le milizie di Zeitan, che controllano lo scalo dal 2011, sono riuscite a respingere l’attacco delle milizie di Misurata e degli altri gruppi jihadisti alleati.
Da domenica, giorno in cui sono ripresi cruenti gli scontri, l’aeroporto è chiuso e vengono dati una ventina di aerei danneggiati.