Lifeline: l’incontro di Macron con Conte sblocca lo sbarco dei migranti a Malta

Suddivisi fra paesi volontari, l’Italia ne accoglierà una parte.

di Guido Keller

Vi sarebbe stato l’incontro di ieri sera tra il presidente francese Emmanuel Macron e il premier italiano Giuseppe Conte a sbloccare l’empasse in cui si è trovata la Lifeline, la nave battente bandiera olandese dell’omonima ong tedesca che da giorni vaga per il Mediterraneo nell’attesa di sbarcare i 239 migranti soccorsi in prossimità delle acque libiche.
I due leader si sono parlati per un’ora e mezza presso la Casina Valadier, e Macron era in Italia per incontrare papa Francesco. Conte ha poi annunciato oggi che “Ho appena sentito al telefono il presidente Muscat: la nave della Ong Lifeline attraccherà a Malta”. Ha poi aggiunto che “Coerentemente con il principio cardine della nostra proposta sull’immigrazione, secondo cui chi sbarca sulle coste italiane, spagnole, greche o maltesi, sbarca in Europa, l’Italia farà la sua parte e accoglierà una quota dei migranti che sono a bordo della Lifeline, con l’auspicio che anche gli altri Paesi europei facciano lo stesso come in parte già preannunciato”.
Al momento è arrivata la disponibilità quindi di Italia, ma anche di Malta, Francia e Portogallo, e difatti il premier maltese Jospeh Muscat, che ha riferito di aver ”condotto nelle ultime 48 ore uno sforzo diplomatico per trovare una soluzione al caso della nave Lifeline, provocato dalle azioni del suo comandante che ignorato le istruzioni dategli dalle autorità italiane secondo le regole internazionali”, ha spiegato sostanzialmente che la nave sbarcherà a Malta e che “al fine di prevenire l’escalation di una crisi umanitaria con la condivisione delle responsabilità da parte di un numero di Stati volontari, i migranti saranno distribuiti in più paesi”. Ha poi precisato che la “Lifeline sarà sottoposta a indagine per accertarne l’effettiva nazionalità e il rispetto delle regole del diritto internazionale da parte dell’equipaggio”, dal momento che la nave sarebbe stata registrata presso il Watersportverbond, una federazione velistica dei Paesi Bassi, dove però è indicata come “pleasure craft”, nave da diporto. Inoltre i migranti sarebbero stati raccolti in zona SAR, cioè di ricerca e di salvataggio esclusivo della Libia, e ne avrebbe eluso il coordinamento, tant’è che in Italia si era parlato si sequestro dell’imbarcazione.
Macron e Conte hanno anche parlato di una politica comune da portare avanti nell’Unione Europea sul tema migranti, dove però le resistenze restano soprattutto tra i paesi Visegrad, che non vogliono i ricollocamenti, e l’asse dei paesi come la Germania e la stessa Francia che vorrebbero hot spot in Italia.
Intanto ieri sera sono sbarcati i 113 migranti dalla nave danese Alexander Maersk, da giorni ferma al largo di Pozzallo: il via liberà è arrivato dal Viminale anche dopo la richiesta “per motivi umanitari” mossa dal snidavo del comune ragusano Roberto Ammatun.