di Enrico Oliari –
Era il 15 gennaio 2015 quando uno dei tanti droni Usa lanciati nelle aree al confine tra il Pakistan e l’Afghanistan uccise il cooperante italiano Giovanni Lo Porto e il medico Warren Weinstein, prigionieri di al-Qaeda.
Oggi la Casa bianca ha fatto avere alla famiglia di Lo Porto la somma di 1 milione e 185mila dollari a titolo di “condoglianza”: ”Come riconosciuto lo scorso anno – recita la nota di Washington trasmessa all’Ansa – in un’operazione antiterrorismo lanciata dal governo Usa sono rimasti uccisi due ostaggi innocenti che erano nelle mani di al-Qaeda: il dott. Warren Weinstein, un americano tenuto in ostaggio da al-Qaeda dal 2011 e Giovanni Lo Porto, un cittadino italiano ostaggio di al-Qaeda dal 2012”. “Quando annunciammo la morte del dott. Weinstein e del signor Lo Porto, affermammo che gli Stati Uniti avrebbero corrisposto ad entrambe le famiglie un pagamento a titolo di condoglianza. Lo abbiamo fatto nella consapevolezza che nessuna cifra potrà mai riportare i loro cari. Per rispetto della privacy di entrambe le famiglie non abbiamo altri dettagli da condividere”.
Tuttavia la famiglia ancora oggi non è stata messa al corrente su quanto accaduto realmente, ed il fratello di Lo Porto, Daniele, non ha nascosto l’amarezza ed ha affermato che “Oltre il danno anche la beffa: ci è stata proposta una donazione non un risarcimento. E su quella somma abbiamo pagato pure le tasse allo Stato italiano”. Noi “continuiamo a chiedere verità sulla vicenda. Vogliamo sapere cosa è successo”.
