L’Ocse Better life index fa la radiografia dell’Italia

di C. Alessandro Mauceri –

genteSono stati resi noti i dati del rapporto Ocse Better life index. Si tratta di un progetto che, come ha spiegato Romina Boarini, responsabile delle statistiche del Better Life Index, “nasce nel 2011, quando l’Ocse compie 50 anni e inserisce nella sua mission l’obiettivo di una better policies for better lives”.
Scopo dell’iniziativa è quella di individuare “uno strumento che, superando il Pil, potesse misurare la qualità della vita della società e degli individui e ci siamo mossi su un ventaglio di iniziative, tra cui “How’s life”. Si tratta di uno studio che misura il benessere, la distribuzione e l’evoluzione tramite 11 parametri statistici, che a loro volta ne includono altri: per esempio, nella salute entrano l’aspettativa di vita e le condizioni sanitarie della popolazione, nell’ambiente la qualità dell’acqua e dell’aria” ha detto la Boarini.
Secondo gli esperti dell’Ocse, su 36 paesi analizzati per qualità della vita l’Italia occupa la 23esima posizione. Deludenti molti dei risultati ottenuti: l’Italia è 29esima per l’occupazione (partecipazione al mercato del lavoro, retribuzione, disoccupazione di lunga durata e precariato). Un risultati ha messo in luce anche la disparità tra le varie regioni: se la provincia di Bolzano non è molto diversa dalla media di altre regioni Ocse, la Campania è invece fanalino di coda.
Gli italiani sono 21esimi per “istruzione e valide competenze” che “sono requisiti importanti per trovare un impiego”. Solo il 57% degli adulti di età compresa tra i 25 e i 64 anni ha completato il ciclo di istruzione secondaria superiore: un risultato, questo, molto al di sotto della media OCSE (75%).
Scoraggianti anche i risultati sulla qualità dell’aria e delle acque: il dato atmosferico di MP10 (le famose micro particelle) è superiore alla media OCSE. E anche la qualità delle risorse idriche è inferiore alla media dei paesi Ocse: solo il 71% degli intervistati si dichiara, infatti, soddisfatto della qualità dell’acqua, al di sotto della media OCSE (81%).
L’Italia è 23esima per impegno civile, 24esima per abitazione e sicurezza, 27esima per soddisfazione personale e ambiente.
Un dato non troppo deludente è quello relativo all’equilibrio lavoro-vita (l’Italia è 13esima) e quello relativo alla salute (17esima). Per quanto riguarda reddito o ricchezza medi l’Italia è 14esima, ma questo dato è influenzato da un indice di Gini molto alto: esiste “un notevole divario tra le fasce più ricche della popolazione e quelle più povere – il 20% più ricco della popolazione, infatti, guadagna circa il sestuplo delle somme guadagnate dal 20% più povero”.
Per il resto il Bel Pease è stato ben al di sotto della media.
L’ennesima conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che le scelte politiche adottate negli ultimi anni erano, e sono, sbagliate e inefficaci.