Londra ha il suo nuovo sindaco. Laburista, europeista, musulmano e pachistano

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khan sadiqLondra cambia registro e per sindaco passa da Boris Johnson, quello dell’”Obama è un mezzo keniano”, al pachistano naturalizzato britannico Sadiq Khan, 45 anni, musulmano, laburista, ecologista e vicino alle istanze dei gay.
Di estrazione proletaria, con il padre conducente di bus e la madre sarta, Khan ha saputo imporsi sul conservatore Zac Goldsmith, ebreo e di ricca famiglia (ha sposato un’erede Rothschild).
Con tutta probabilità il neosindaco ha saputo interpretare la volontà dei quasi 9 milioni di abitanti di Londra, di cui il 40 per cento risulta essere nato all’estero: tra i propositi della campagna elettorale vi è il blocco della tariffa dei trasporti (tra le più alte d’Europa) e l’introduzione della durata di un’ora del biglietto, ed ancora il rinnovo del parco mezzi, l’abbattimento delle emissioni domestiche e la drastica riduzione dei rifiuti. Ma anche, sebbene laburista, un clima della City ancora più internazionale e favorevole al business e una maggiore attenzione alle ragioni degli uomini di impresa, con attenzione per la ricerca, i servizi e la tecnologia.
Khan ha anche promesso di operare per l’edilizia sociale, dal momento che sempre meno gente riesce a pagare gli affitti esorbitanti e le giovani coppie, impossibilitate ad acquistare casa, sono costrette a lasciare la capitale.
E a chi lo ha accusato di aver difeso, da avvocato impegnato per i diritti civili, persone in odore di jihadistmo, Khan ha risposto facendo sapere l’intenzione di voler andare contro tutti quei londinesi che fanno preoccupare Scotland Yard, antiterrorismo e servizi segreti.
Khan è un europeista convinto, in antitesi rispetto all’euroscettico Goldsmith: la sua elezione potrebbe rappresentare un segnale rispetto al referendum Brexit del 23 giungo-