MACEDONIA. Ue invia mediatore per sbloccare crisi politica

TMNews, 15 gen 13 –

Stefano Sannino, capo della Direzione genrale Allargamento della Commissione europea, si reca oggi in visita a Skopje per mediare una soluzione della crisi politica scoppiata a fine dicembre in Macedonia e che vede da allora l’opposizione al governo di centro destra guidato da Nikola Gruevski boicottare i lavori parlamentari. Lo riferisce l’emittente B92. Peter Stano, portavoce della Commissione Ue, ha annunciato da Bruxelles che “la visita (di Sannino a Skopje) ha l’obiettivo di consegnare il messaggio per cui l’attuale situazione in Macedonia non è quella che ci si attende da un Paese candidato all’adesione all’Ue”. Lo scorso 24 dicembre la sessione del parlamento macedone dedicata all’approvazione della Legge finanziaria 2013 culminò in una vera e propria bagarre tra deputati di maggioranza e opposizione, conclusasi con il ferimento di sei di essi. Parallelamente, sostenitori del primo partito di centro sinistra all’opposizione, Sdsm, e di Vmro-Dpmne, forza nazionalista del premier Gruevski, si contrapponevano fuori la sede del parlamento, costringendo all’intervento delle numerose forze dell’ordine dispiegate: i tafferugli si conclusero senza rilevanti incidenti. L’opposizione contestava un eccessivo indebitamento previsto dalla Finanziaria, che fu poi comunque approvata dalla maggioranza: da allora il centro sinistra non si presenta in aula.
L’alto funzionario Ue Sannino incontrerà a Skopje il premier e il presidente del parlamento, così come i leader dei principali partiti d’opposizione e rappresentanti di Ong e società civile. A tutti “verrà consegnato il messaggio di Bruxelles sulla necessità di una normalizzazione della situazione politica in Macedonia”, ha indicato il portavoce. La Macedonia è un Paese candidato ufficialmente all’Ue dal 2005, ma non ha ancora avviato i negoziati con Bruxelles per la piena membership a causa del veto greco legato alla ventennale disputa sul nome tra Atene e Skopje. Nel suo rapporto di dicembre scorso la Commissione europea aveva raccomandato ai 27 Paesi Ue un rapido inizio dei negoziati di adesione con la piccola Repubblica ex jugoslava. “La raccomandazione resta, ma arriverà un altro rapporto a giugno dal quale dipenderà se verrà fissata o meno una data di avvio dei negoziati e conterrà certamente un’analisi dell’attuale situazione e della necessità del dialogo politico in Macedonia” ha ammonito il portavoce Ue, paventando il rischio di un nuovo slittamento dei progressi europei di Skopje, qualora non rientri la crisi in corso.