MALESIA. Aereo scomparso: Talebani, ‘noi non c’entriamo’

Agi

malesia aereo caduto rottaLa Cina ha cominciato le ricerche sul proprio territorio del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso dai radar nella notte tra il 7 e l’8 marzo scorso. Lo ha annunciato l’agenzia Xinhua. L’ipotesi che il Boeing 777 200 ER della compagnia di bandiera della Malaysia potesse essere finito su territorio cinese era stata in un primo momento accantonata dalle autorità cinesi, per mancanza di riscontri radar. Invece, resta esclusa dalle indagini compiute dalle autorità cinesi l’ipotesi che qualcuno dei 153 passeggeri cinesi a bordo dell’aereo scomparso potesse avere legami con attività terroristiche o di sabotaggio del volo.
Il Kazakistan ha fatto sapere di non aver avvistato l’aereo. Da Kuala Lumpur l’ambasciatore cinese in Malaysia, Huag Huikang, ha parzialmente spento le polemiche tra Pechino e Kuala Lumpur delle ultime ore, affermando che la Malaysia, pur non avendo i mezzi adeguati, sta “facendo del proprio meglio” nella conduzione delle ricerche. Ieri, due editoriali comparsi sui maggiori quotidiani cinesi avevano puntato il dito contro gli inquirenti malesi e avevano definito il governo di Kuala Lumpur “incompetente” nelle indagini. Serpeggia, intanto, il malcontento tra i familiari di alcuni dei passeggeri cinesi a bordo del volo MH370 che si trovano dalla scorsa settimana a Kuala Lumpur per seguire da vicino i soccorsi. Alcuni di loro hanno lamentato di essere sottoposti a stretta sorveglianza da parte della autorità malesi.
Intanto, è arrivata la conferma da parte delle autorità di Kirghizistan e Kazakistan che il volo della Malaysia Airlines non è stato avvistato nello spazio aereo dei due Paesi dell’Asia centrale. La risposta arriva dopo che sabato scorso, in conferenza stampa, il primo ministro della Malaysia, Najib Razak, aveva avallato l’ipotesi che il volo potesse essersi spostato verso nord-ovest – in un’area che può arrivare fino al Kazakistan – a causa di una “azione deliberata” compiuta a bordo del jet. L’ultimo contatto con il satellite del volo MH370 risale alle 8.11 del mattino di sabato, a oltre un’ora dal previsto arrivo all’aeroporto di Pechino, che doveva essere per le 6.30. Le autorità di Astana hanno confermato all’agenzia Interfax-Kazakistan di non avere ricevuto segnalazioni di attività aeree non registrate dai radar l’8 marzo scorso, e hanno sottolineato che prima di entrare nello spazio aereo kazako il volo “avrebbe prima sorvolato altri Paesi sulla rotta”.
Le autorità dell’aviazione civile kazake e kirghise si sono infine dichiarate disposte a collaborare con Kuala Lumpur nonostante non abbiano ricevuto richiesta formale dalla Malaysia. Ad autoescludersi dalla vicenda del volo scomparso ci sono anche i talebani: un portavoce ha dichiarato alla Reuters di non avere un avuto alcun ruolo nella vicenda, ne’ di avere informazioni a riguardo.